Libri per piacere

I gusti dei giovani

Francesca Antonini — Sat, 16 Jan 2010 21:20:14 +0000

Se siete alla ricerca di qualcosa di nuovo da leggere o se state chiedendovi (per interesse professionale o personale) che genere di libri interessano e appassionano i giovani adulti, vi segnalo un progetto interessante, che parte da Hamelin Associazione culturale di Bologna (ben conosciuta anche dalle nostre parti per i numerosi corsi di aggiornamento tenuti negli ultimi anni). Il progetto prende il nome dal poema Kubla Khan di Samuel Coleridge, scritto tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, in cui la parola Xanadu indica il luogo magico della memoria letteraria.

Xanadu è un progetto rivolto alle classi di scuola media e media-superiore in cui si chiede ai giovani di esprimere gusti e opinioni letterari a partire da una selezione di libri intorno a un tema (per quest’anno l’educazione sentimentale).

Visitate il sito, troverete spunti interessanti e qualche sorpresa riguardo ai gusti dei ragazzi (possibile che John Fante tenga testa ai libri sui vampiri?!)

Una fiaba in tasca

Francesca Antonini — Thu, 10 Sep 2009 20:00:53 +0000

Dopo la pausa estiva e in corrispondenza con la ripresa delle scuole, il blog riprende con la segnalazione di una collana pubblicata recentemente dalle Edizione EL. Si tratta di “Una fiaba in tasca”; un’iniziativa interessante che viene a colmare una lacuna sul piano didattico e pedagogico e che coniuga qualità sul piano grafico e accuratezza testuale. Mi spiego meglio: da parte degli insegnanti così come da parte dei genitori e parenti a contatto con gli “apprendisti lettori” (gli allievi che stanno entrando nel mondo della lingua scritta) è stata avvertita in maniera forte la scarsità di pubblicazioni in corsivo (carattere scelto spesso per l’inizio della lettura e della scrittura).

Ebbene: EL ha risposto a questa esigenza mettendo nel corso di quest’anno sul mercato ben dodici titoli che fanno parte di una collana dedicata alle fiabe classiche rivisitate sul piano linguistico dalla penna magistrale di Roberto Piumini e corredate da immagini prodotte da grandi illustratori per l’infanzia quali Nicoletta Costa, Barbara Nascimbeni, Anna Laura Cantone, Alessandro Sanna ecc.

Particolare non trascurabile: il costo davvero contenuto 3,50 euro! Consigliato a coloro che intendono avvicinare (e appassionare) i bambini alla lettura.

Se volete scrivere le vostre impressioni e quelle dei bambini a cui avrete presentato i libri, lo spazio è tutto vostro…

A presto

Libri e film

Francesca Antonini — Sat, 13 Jun 2009 16:35:16 +0000

Il rapporto tra libri e film è spesso altamente problematico; tanto per chi lo deve realizzare come per chi si trova a fruire del risultato di una trasformazione che per la gran parte dei casi è unidirezionale, nel senso che a partire dall’opera stampata viene prodotta la versione cinematografica; il contrario avviene solo molto raramente. Ciò significa che si avverte piuttosto il bisogno di trasporre con una modalità visiva (e uditiva) un romanzo o comunque un’opera che è stata prodotta con modalità di produzione e di ricezione radicalmente diverse. Da un certo punto di vista la motivazione di tale operazione è chiara: far conoscere anche ai non lettori un’opera letteraria. E’ tuttavia evidente che molto spesso succede che al cinema ci vadano anche i lettori e che, altrettanto spesso, proprio questi ultimi rimangano insoddisfatti dell’operazione che forzatamente deve ridurre, condensare e rimodellare alcuni episodi, i paesaggi o addirittura alcuni personaggi.
Mi è capitato ancora recentemente, dopo aver visto la peraltro splendida trasposizione cinematografica di “Uomini che odiano le donne”, tratto dall’omonimo romanzo di Stieg Larsson (di cui abbiamo già parlato anche nel nostro blog). Sono uscita dalla sala pensando a ciò che mi ha dato di diverso la visione del film rispetto alla lettura del libro. In questo specifico caso devo ammettere che il bilancio alla fine è positivo: alcune scene sono davvero state rese con maestria e riescono a non fare rimpiangere la pagina scritta.

Guarda il trailer in italiano

Quelli che … abbiamo scelto per voi

Francesca Antonini — Fri, 29 May 2009 23:00:53 +0000

Chiudiamo il cerchio, riprendendo da dove avevamo iniziato: Jannacci. I post che seguono sono recensioni di libri che i partecipanti al modulo facoltativo che porta lo stesso titolo del blog, da poco concluso, hanno scritto per far conoscere un libro che hanno ritenuto meritevole.
A tutti e a tutte un grazie e … buona lettura.

Stargirl proposto da Bianca Gennari

Francesca Antonini — Fri, 29 May 2009 22:19:53 +0000

Nella vita quotidiana, ognuno di noi, incontra raramente una Stargirl, ma come fare a riconoscerla ?
Una Stargirl cammina per la strada sorridendo e questo, se ci si riflette un attimo, non è banale.
Una Stargirl saluta tutti i passanti che incontra, senza eccezioni.
Una Stargirl osserva le persone alla fermata dell’autobus e cerca di indovinare cosa stiano pensando, come sia la loro vita e se siano felici o no.
Una Stargirl si sofferma ai giardini pubblici a cercare qualsiasi tipo di fiore, e, una volta che ne ha trovato uno, lo ascolta.
Una Stargirl si alza dal letto e corre ad alzare la tapparella, sperando di essere invasa dalla luce del sole.
Una Stargirl assapora un cornetto appena sfornato fino all’ultima briciola e quando ha finito si sente felice.

In questo romanzo, Jerry Spinelli ci fa conoscere Stargirl, una ragazza attenta ai piccoli particolari e soprattutto una ragazza autentica, inserita in un contesto in cui tutti si adeguano alla massa, tutti tranne lei.
Che effetto potrà fare una tale personalità ad un gruppo di liceali che si vestono e parlano tutti allo stesso modo ?
Perchè il motivo principale per cui una Stargirl è rara è il seguente :
Una Stargirl è sempre se stessa.
Sarà un bene oppure no ? (Testo di Bianca Gennari, studentessa ASP I corso).

Jerry Spinelli, Stargirl, Mondadori Ragazzi, 2004, 170 pag.

Il bambino col pigiama a righe proposto da Isabella Reggi

Francesca Antonini — Fri, 29 May 2009 22:13:13 +0000

Il bambino col pigiama a righe non è il protagonista del libro. Lo è un altro bambino, Bruno, che ha nove anni, vive felice a Berlino con la famiglia, ha amici con cui giocare. Improvvisamente la sua vita cambia. Bruno non capisce quanto capita, è in balia delle decisioni degli adulti. La famiglia si trasferisce in una casa in campagna e lui si sente solissimo. Dalla sua finestra vede un ampio spazio con stabili in mattone e camini, tutto circondato da una rete metallica.Bruno, troppo giovane, non capisce e suo padre, comandante del campo, non gli rivela nulla, tranne che gli è vietato accedere oltre la rete. Un giorno Bruno cede alla tentazione d’avvicinarsi al reticolato e conosce Shmuel, il bambino col pigiama a righe. Nasce un’amicizia segreta e intensissima. Quasi quotidianamente s’incontrano: dialoghi commoventi, spezzati dalla rete che separa i due ragazzini, accompagnano il lettore, fin che il forte legame d’amicizia li conduce allo stesso destino.
Insomma, Boyne narra l’Olocausto dal punto di vista d’un fanciullo tedesco immaginario, vittima a suo modo della follia nazista. Il linguaggio è semplice e scorrevole, ma il libro mi pare maggiormente adatto ad un pubblico adolescente o adulto, che sappia riconoscerne l’ambientazione. (Testo di Isabella Reggi, studentessa ASP II corso SE)

John Boyne, Il bambino con il pigiama a righe, Fabbri editori, 2006, 226 pag.

Il cimitero senza lapidi proposto da Michele Marcotulli

Francesca Antonini — Fri, 29 May 2009 21:55:24 +0000

Brevi racconti:”viaggi fino all’estremo opposto dell’universo che puoi fare con la certezza di essere di ritorno per l’ora di cena” dice lo stesso Gaiman.
Ecco allora una serie di racconti che spaziano dall’horror, al fantasy e al giallo hard boiled.
“Il racconto dell’orrore [...] se riesce a provocarti un brivido sulla schiena, allora non ti lascerà più.”
I racconti di Gaiman provocano numerosi brividi. Ma non perché raccontano di morti o mutilazioni orrende (anzi, i morti sono simpatici compagni di giochi con cui fare conoscenza e che si prendono cura di bambini smarriti), ma per il senso di inadeguatezza e smarrimento dei protagonisti.
Il sentirsi inadeguati e il fallimento della propria vita, ecco i brividi che si provano leggendo questo libro.
Scritto con ironia e spirito critico, Gaiman sonda mondi irreali, storie surreali con problemi reali.
Uno stile senza fronzoli e descrizioni, che lascia spazio alla fantasia, ma sempre efficace.
L’autore scrive queste storie quasi tutte con un finale appena accennato a cui il lettore può dare l’interpretazione che vuole.
I protagonisti sono quasi sempre ragazzini preadolescenti, ma il libro non è adatto alla loro età senza l’accompagnamento di un adulto, a causa dei temi espliciti o impliciti a cui i racconti fanno riferimento. (Testo di Michele Marcotulli, studente ASP I corso)

Neil Gaiman. Il cimitero senza lapidi e altre storie nere, Mondadori (Collana Oscar Bestsellers), 2009, pag. 217

Il ragazzo con il casco d’argento proposto da Giorgia Schmid

Francesca Antonini — Fri, 29 May 2009 21:33:31 +0000

A Jon nasce una sorellina, Liv, che però è diversa: è nata con le ali, un paio d’ali nere come quelle dei pipistrelli.
Per Jon, Liv è stato “un regalo che non sapeva di desiderare” e con lei crea un legame indistruttibile.
Un giorno, tornando da scuola, Jon non trova più la sorella: “Liv è stata venduta”.
Il ragazzo con il casco d’argento è la splendida avventura, raccontata con gli occhi di questo ragazzo, che parte coraggiosamente alla ricerca della sorella, che si trova prigioniera in una clinica, insieme ad altri bambini come lei. Con sé porta il casco con le ali con cui faceva sempre ridere Liv.
Durante il lungo viaggio, Jon trova molti ostacoli, ma con una nuova, particolare amicizia e la forza donatagli dall’amore provato per Liv, riesce a superarli.

Questo libro tocca, con molta originalità, un tema molto delicato: la diversità. Una diversità, che da una parte viene completamente evitata, mentre dall’altra viene vista come qualcosa di speciale, qualcosa di migliore.
“Jon era il più forte”. Il ragazzo ha affrontato tutti e tutto per aver sua sorella di nuovo con sé: per lui Liv è perfetta così com’è! (Testo di Giorgia Schmid, studentessa ASP, I corso)

Hanne Kvist, Il ragazzo con il casco d’argento, Fabbri (Collana I Delfini), 2005, 160 pag.

Il segreto delle tabelline proposto da Nina Matter

Francesca Antonini — Fri, 29 May 2009 21:24:17 +0000

A Mario piacciono le parole e non piacciono i numeri, soprattutto se lunghi e difficili. Ha però un segreto per ricordarseli: «la legge di Mario».
Muradif, al contario, è bravo con i numeri ma non ama le parole ed è a conoscenza di un metodo infallibile per calcolare le tabelline senza impararle a memoria. Nasce così una sorta di sfida tra i due protagonisti che, insieme a Mascia, la bambina più bella della scuola, formano la Banda delle 3 emme. Insieme i tre amici riescono a rendere la matematica un po’ più piacevole agli occhi dei compagni di classe.
Ciò potrebbe verificarsi anche con bambini che decidono di leggere questo libro, consigliato a partire dagli 8 anni.
Interessante è l’incipit, nel quale il protagonista introduce tutti i temi che tratterà nel libro in un rigoroso ordine alfabetico.
Questo libro può dare degli spunti didattici in quanto vengono presentati «piccoli trucchi» di memorizzazione.
Uno consiste nel trasformare le cifre del numero in parole aventi lo stesso numero di lettere della cifra.
L’altro metodo, usato dai rom e da altri popoli, permette di calcolare le caselline di 6, 7, 8 e 9 con l’ausilio delle dita delle mani.
Con una scrittura semplice e divertente l’autore ci conduce alla scoperta della calcolatrice più antica del mondo tramite il nonno di Muradif, che racconta le usanze e la vita del popolo rom al quale appartiene.

Reputo utile ed interessante consultare il sito http://www.ragazzi.mondadori.it/mragazzi/statici/download/insegnanti2/07_segreto_tabelline.pdf, sul quale viene illustrato graficamente, oltre che possibili attività inerenti il libro, il metodo per calcolare la casellina del 9. (Testo di Nina Matter, studentessa ASP I corso)

MARIO SALA GALLINI, Il segreto delle tabelline e la banda delle 3 emme, Mondadori Junior (Collana Sassolini), 72 pag.

Parce sepulto presentato da Elisa Pellandini

Francesca Antonini — Fri, 29 May 2009 21:06:53 +0000

Roma, primo secolo dopo Cristo, il senatore Publio Aurelio Stazio è coinvolto nel suo terzo intrigo. La bella Lucilla, gemella di Camilla, viene ritrovata morta nella vasca dei fanghi di bellezza il giorno del suo matrimonio, proprio a casa del padre, il rettore Arriano. All’apparenza sembra che sia morta per cause naturali, ma il senatore non ci crede e, come d’abitudine, inizia a investigare. Le indagini lo portano a svelare i misteri che circondano la vita di Lucilla, mentre il padre Arriano cerca di insabbiare il passato, la gemella Camilla sembra nascondere molti segreti. L’avido banchiere Elio Corvino, Panenzio, il potenziale marito, sono loro gli altri personaggi che aggiungono sale dell’avvincente racconto ambientato nell’Urbe.
Fedeli collaboratori del senatore nelle sue indagini vi sono il suo segretario greco Castore e il liberto Paride, i quali, grazie a ricompense molto generose, accettano molto volentieri di svolgere qualche ricerca.
La vicenda si fa sempre più interessante man mano che il racconto prosegue, altre vittime misteriose, altri intrighi sempre più intrecciati, fino a quando il senatore…
Parce sepulto un romanzo scritto da un’autrice sicuramente riconosciuta per la sua abilità di aggiungere al classico giallo quel tocco storico che appassiona tutti i lettori amanti del genere. (Testo di Elisa Pellandini, studentessa ASP III corso SE).