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Giorgio Häusermann - gennaio 1996

Il lato umano

Curiosità, aneddoti e altre amenità sulla vita di grandi fisici.

Leggendo saggi di storia della fisica ci si imbatte in aneddoti, curiosità, storie piccanti o anche tristi di personaggi che con le loro idee hanno costruito il pensiero scientifico. Quando uno studente mi ha chiesto di raccoglierne qualcuno per pubblicarlo su un loro giornalino mi sono subito appassionato alla ricerca cercando di ricordare dove e di chi avevo trovato le curiosità più interessanti o bizzarre.

Quello che segue ne è un primo assaggio.

Johann Kepler o Keplero (1571-1630)

“Sulla nascita di Johann Kepler. Mi sono informato circa il mio concepimento, che avvenne nell’anno 1571, il sedici maggio alle 4 e 37 ... La mia debolezza alla nascita esclude il sospetto che mia madre fosse già incinta al momento del matrimonio che avvenne il 15 maggio...Sono nato quindi prematuramente a trentadue settimane, dopo duecentoventiquattro giorni e dieci ore... Nel 1575 sono stato sul punto di morire di vaiolo, fui molto ammalato, con le mani paralizzate...Nel 1577 per il mio compleanno, persi un dente strappandolo con uno spago che tirai io stesso...1585-1586: quattordici e quindici anni: nel corso di questi due anni soffrii costantemente di croste, di piaghe putride croniche ai piedi, che guarivano male e si riaprivano. Ebbi un verme al medio della mano destra, un grosso ascesso alla mano sinistra... 1587 (sedici anni): il 4 aprile ebbi un attacco di febbre...1589: cominciai a soffrire di mali di testa terribili e di tremiti alle membra. La scabbia si impadronì di me... Poi fu la volta di un male secco... 1591 (vent’anni): il freddo provocò una scabbia prolungata... Un turbamento del corpo e dello spirito a causa dell’eccitamento della commedia di Carnevale in cui recitavo la parte di Marianne...1592: mi recai a Weil e persi al gioco un quarto di fiorino... Da Cupinga mi venne offerto di unirmi con una vergine; il giorno di Capodanno vi riuscii con la massima difficoltà soffrendo acutissimi dolori alla vescica...”.

Solo due ricordi vengono a mitigare questo lugubre racconto. All’età di sei anni: “Sentii molto parlare della cometa di quest’anno, 1577 e mia madre mi condusse su un’altura per guardarla”. A nove anni : “Venni chiamato fuori dai miei genitori specialmente per guardare l’eclissi di luna. Essa aveva un’aria molto rossa”.

Da “I sonnambuli” di Arthur Koestler pagg.231-232.

Il primo matrimonio di Keplero era stato combinato dai suoi amici, quando lui era un giovane privo di esperienza, squattrinato. Prima del secondo matrimonio, amici ed intermediari svolsero ancora un grande ruolo, tuttavia questa volta gli si dava da scegliere tra niente meno che undici candidate. In una lettera indirizzata a non si sa qual gentiluomo Keplero descriveva minuziosamente il modo in cui per eliminazione procedette alla decisione. E’ un documento curioso, che riempie dodice pagine stampate, uno dei più rivelatori tra i suoi voluminosi scritti. In esso si vede come risolva il problema della donna da scegliere secondo un metodo che si avvicina molto a quello seguito per l’orbita di Marte: fece una serie di sbagli che avrebbero potuto essere fatali ma che si annullarono: e fino all’ultimo non si rese conto che aveva in mano la soluzione giusta.

Da “I sonnambuli” di Arthur Koestler, pag.392(con l’invito a leggere le seguenti).

(L’epitaffio da lui composto per la sua tomba)

Misuravo i cieli, adesso misuro le ombre della terra,

Lo spirito era celeste, qui giace l’ombra del corpo.

Da “I sonnambuli” di Arthur Koestler, pag. 414.

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Benjamin Franklin (1706 - 1790)

Molto divertente è la descrizione di alcuni “esperimenti” fatti da Franklin con i suoi collaboratori di Filadelfia:

“Poiché arrivava il caldo che rende pochissimo piacevoli gli esperimenti sull’elettricità, si decise di fare una scampagnata sulle rive dello Schuylkill e di incendiare degli alcoolici con scintille trasmesse da una riva all’altra con nient’altro per conduttore che l’acqua del fiume, di uccidere un tacchinoper la nostra cena con la scossa elettrica e di farlo arrostire su uno spiedo elettrico con un fuoco acceso da una bottiglia di Leyda e di bere in coppe elettrificate, tra le salve dei fucili innescate dalla batteria elettrica (di condensatori), alla salute di tutti i famosi studiosi di elettricità di Inghilterra, di Olanda, di Francia e di Germania”.

Da “I fluidi imponderabili” di Fabio Sebastiani, pag.87.

Henry Cavendish (1731 - 1810)

He regularly attended meetings of the Royal Society and of the dining club composed of some of its members, but was almost a reclusive otherwise, taking great pains to avoid most kinds of human contacts. He gave his orders for dinner by leaving notes on the hall table and his women servants were instructed to keep out of sight on pain of dismissal

Da “The Scientific Traveler” di Charles Tanford e Jaqueline Reynolds, pag.72.

Alessandro Volta (1745 - 1827)

Dopo un viaggio in Svizzera, nel dicembre del 1788, il quarantatreenne professor Volta conosce la signorina Marianna Paris, virtuosa del melodramma, cantante di teatri di second’ordine. La ragazza, che la contessina Della Porta de Salazar in una lettera di raccomandazione al Volta definisce “non molto bella, anzi men che mediocre”, canta a Pavia nel “Barbiere di Siviglia” di Paisiello. “Non è un portento” ma è “ben fornita di ottime qualità, cosa molto rara in simili persone; la di lei saviezza, ed il tratto gentile, ed infine la savia educazione forniscono in la medesima assai meriti”. Volta si innamora, ricambiato, della virtuosa e quest’amore “è così grande che non gli lascia più pace”. Ma tutta la famiglia si oppone al matrimonio con una persona alla cui arte “una sfavorevole prevenzione attacca una specie di infamia”...........

Questi infine si convince di dover abbandonare l’amata Marianna, alla quale, per una sorta di risarcimento, viene elargita una somma di 1000 scudi romani.

Da “I fluidi imponderabili” di Fabio Sebastiani, pagg. 138-139.

(Descrivendo la visita a Basilea)

Le donne cominciano a vestir galante, e le giovani non son brutte: almeno ne ho vedute alcune di assai buona apparenza: non aveano imbusto, e mostravano bel seno (in carna).

Da “Alessandro Volta: viaggi in Svizzera”, pag.116.

(Lettera da Airolo)

Già da un giorno abbiam veduto case di legno, e quelle che da un giorno ci troviamo d’attorno son tali. Ma buone trote, buon vino, e buon aria compensan tutto, e fino la spesa che è grande.

Da “Alessandro Volta: viaggi in Svizzera”, pag.113.

Benjamin Thompson, Conte di Rumford (1753 - 1814)

(Dopo la separazione dalla moglie, vedova di Lavoisier, definita in precedenza “una dragonessa”) Scrive alla figlia: “Non riesco a ad esprimerti a qual punto sia felice. Mi sono liberato di un insopportabile fardello. La mia salute, seriamente scossa per le vessazioni, migliora di giorno in giorno. Dopo il ménage che ho dovuto subire, apprezzo come non mai le dolcezze della tranquillità, della libertà, dell’indipendenza. Oh ! Come sono felice, felicissimo di essere finalmente padrone di me stesso”.

La figlia commenterà: “ Il loro disaccordo è senza dubbio provocato dai loro caratteri indipendenti: lui amava le sue esperienze e lei i ricevimenti.

Da “I fluidi imponderabili” di Fabio Sebastiani, pag.246

Michael Faraday (1791 - 1867)

In aprile sono (Faraday e Humphry Davy) a Roma, “un paese amico”. Faraday è vivamente colpito dall’apatia degli italiani: “La civiltà in Italia sembra essere regredita e oggi non è che un popolo ozioso e degenere che non fa sforzo alcuno per rinnovare la gloria dei suoi antenati e lascia cadere nell’oblio le loro opere. Paralizzata dall’ignoranza e sepolta nell’immondizia questa gente sembra collocata in una terra beata a far mostra della propria decadenza”.

Da “I fluidi imponderabili” di Fabio Sebastiani, pag.283.

James Joule (1818 - 1889)

He (Joule) used “galvanism” in experiment on a lame cart-horse and with a powerfull voltaic battery, carried out a series of tests on a servant girl. The strenght (voltage) of the battery was steadily increased and the subject told to report her sensations until, at least, she becomes unconscious, at which point it was thought appropriate to conclude the experiments (nota 15).

Nota 15: from a Joule notebook : the “servant girl” was quite possibly Caroline Molyneaux.

Osservazione: il 7 dicembre 1842 il fratello di Joule, Benjamin, sposa Caroline Molyneaux descritta come la governante di casa Joule a capo di sei cameriere.

Da “James Joule, A biography” di Donald Cardwell, pag.16.

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Ludwig Boltzmann (1844 - 1906)

Dopo essere stato più volte in America, e poi a Costantinopli, Atene, Smirne ed Algeri, non mi sono certo mancati gli inviti a pubblicare qualcuna delle mie esperienze di viaggio. Però mi sembravano tutte poco interessanti. Invece il mio recente viaggio in California è stato affascinante a tal punto che vorrei provare a farne un breve racconto.

Per carità! non voglio sostenere che bisogna andare a tutti i costi in California per vedere e gioire di cose belle ed interessanti. Anche con un tour tra le belle montagne del nostro paese possiamo provare tutto il piacere e la gioia che può contenere il cuore di un uomo. Anche dopo un pasto frugale possiamo dirci soddisfatti come pascià, però un viaggio in California, a paragone, è ostriche e champagne Veuve Cliquot.

Da “Viaggio di un professore tedesco all’Eldorado” di Ludwig Boltzmann, pagg.5-6.

 

Tra l’altro le donne californiane sono vistosamente corpulente e di solida struttura, e poiché talvolta lo sviluppo della peluria non lascia più nulla di desiderabile in loro, dovetti dar ragione al mio collega quando diceva: “Non trova che le donne americane abbiano qualcosa di maschile?”

Da “Viaggio di un professore tedesco all’Eldorado” di Ludwig Boltzmann, pag.52.

Thomas Edison (1847 - 1931)

E’ stato detto molto sul sistema di dormire di Edison, ritenuto l’uomo che non dorme mai.E’ vero che non si concede ogni notte una dose determinata di sonno: gli può capitare di dormire quattro ore o nove ore o di non dormire affatto....

Durante le nostre escursioni va a dormire quando gliene viene voglia e cioè ogni qual volta non gli interessa ciò che succede. Se i visitatori o le circostanze non lo attraggono si addormenta sulla sedia, preferendo, se non c’è altro da fare, riposare e accumulare energia.

Da “Il mio amico Edison” di Henry Ford, pagg.81-82.

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Albert Einstein (1879 - 1955)

(lettera a Mileva Maric)

Quando sarai la mia cara mogliettina diligentemente lavoreremo insieme su argomenti scientifici in modo da non diventare vecchi filistei, giusto? Mia sorella mi è sembrata una vera sempliciona. Farai bene a non diventare così - sarebbe tremendo. Devi essere sempre la mia strega e la mia monellaccia... Tutti, tranne tu, mi sembrano degli estranei, come se una parete invisibile li separasse da me.

Da “ Le vite segrete di Albert Einstein” di Roger Highfield e Paul Carter, pag.81.

Una volta a scuola, un insegnante gli disse che sarebbe stato felice di non vederselo più davanti. Al che Einstein rispose che non aveva fatto proprio nulla di male. e l’insegnante disse: “E’ vero. Ma tu te ne stai seduto laggiù, e sorridi, e questo viola il senso di rispetto che un insegnante deve avere dalla sua classe.

Da “Einstein è vissuto qui” di Abraham Pais, pagg.152-153.

(Da una lettera ad Einstein da New York)

“E’ ragionevole supporre che una persona s’innamori, o faccia altre sciocchezze, allorché poggia sulla testa, o diciamo meglio, è in posizione rovesciata?” In un angolo della lettera, un appunto di Einstein: “Innamorarsi non è affatto la cosa più stupida che l’uomo può fare, e in ogni caso la forza gravitazionale non può essere ritenuta responsabile”.

Da “Einstein è vissuto qui” di Abraham Pais, pagg. 80-81.

(Einstein nel 1952 in una lettera all’amico Jakob Ehrat)

“Finora mi è andata bene, giacché sono sopravvissuto al periodo nazista e a due mogli”.

Da “Einstein è vissuto qui” di Abraham Pais, pag. 27.

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Niels Bohr (1885 - 1962)

“Lui (il fratello Harald) era davvero famoso, mentre tutte quelle sciocchezze che io fossi in grande calciatore sono prive di fondamento. Un giorno che era in taxi con mia madre scese prima di lei, e il conducente non si era accorto che l’aveva salutata. Così, rivolgendosi a lei, disse che non voleva disturbarla, ma che la signora doveva sapere che era stata seduta accanto a un grande giocatore”.

Niels invece giocava in porta. (Tra i suoi trascorsi calcistici più clamorosi si ricorda un rinvio della squadra avversaria che stava per entrare in porta perché lui era intento a fare dei calcoli sul palo).

Da “Il danese tranquillo” di Abraham Pais, pag.106.

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Emilio Segrè (1905 - 1989)

Tutta questa epoca dai quindici anni in poi era dominata da desideri sessuali repressi.....

Tutto sommato mi trovavo di fronte ad un problema insolubile dato che non potevo sposarmi a quindici anni e che le poche ragazze con cui venivo in contatto erano più che caste, almeno in teoria, ed erano educate in modo simile al mio.

Da “Autobiografia di un fisico” di Emilio Segrè, pag.48.

Ho già detto che tra le ragioni per andare in Germania c’era quella di trovare un’amica soddisfacente. Le esperienze con le ragazze italiane “di buona famiglia” erano state nel complesso, deludenti, ed ero giunto alla conclusione che, se volevo fare una vita fisica normale, era meglio cercare fuori del mio ambiente italiano.

Da “Autobiografia di un fisico” di Emilio Segrè, pag.95.

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