10 team – composti da ragazze e ragazzi tra i 10 e i 16 anni – si sono sfidati con i loro robot nelle prove della FLL. I team erano accompagnati da un adulto in veste di coach. Le prove prevedevano di trattare problemi inerenti al tema dell’alimentazione (Food Factory), presentando a una giuria di esperti una soluzione originale. Inoltre, i team dovevano costruire un robot NXT con cubetti Lego in modo da poter eseguire su grandi tavoli da gioco delle sfide robotiche, sempre attinenti al tema dell’alimentazione, coordinate da arbitri. I ragazzi e le ragazze sono stati infine valutati sulla loro capacità di lavorare e progettare in gruppo e sull’originalità della costruzione del robot e della sua programmazione.
Dopo una giornata intensa di presentazioni, lavori di gruppo e sfide, davanti a un numeroso pubblico, i 3 team vincitori sono stati:
Queste 3 squadre parteciperanno alla finale svizzera del 3 dicembre a Brugg. Da questa finale saranno scelti i vincitori che rappresenteranno la Svizzera alla finale europea. La finale mondiale seguirà a fine inverno 2012. La FLL infatti si svolge regolarmente in autunno/inverno in oltre 50 nazioni e vede coinvolti più di 100′000 ragazze e ragazzi.
Lo scopo della FLL è di indirizzare i giovani verso professioni di tipo tecnologico, nonché di approfondire lo spirito di gruppo e la creatività. Questi sono pure gli scopi dell’associazione ticinese Robo-Si che ha organizzato il torneo con il supporto della SUPSI, del DECS, del Centro professionale di Trevano e di sponsor privati.
I co-presidenti dell’associazione Robo-Si e animatori del I torneo di robotica ticinese Marco Beltrametti e Andrea Albertini si dichiarano soddisfatti dell’evento, reso possibile grazie alla collaborazione di oltre 30 volontari (giudici, arbitri e animatori) e seguito da un numeroso pubblico. Essi intendono riproporre il torneo FLL il prossimo anno a Lugano.
Per le ragazze e i ragazzi interessati alla costruzione e alla programmazione del robot si organizzeranno dei corsi di formazione a partire da inizio 2012. Interessati scrivere a [email protected].
Informazioni di dettaglio sul torneo 2011 e sul prossimo (da primavera 2012), con foto e filmati sono disponibili sul sito www.fll-si.ch
Come già scritto in un precedente post (vedi), il torneo permette a giovani tra i 10 e i 16 anni, suddividi in squadre con ognuna un coach adulto, di confrontarsi in varie sfide. Essi devono progettare, costruire e programmare un robot LEGO NXT, costruito con cubetti Lego e con sensori e automazioni, affinché sia in grado di svolgere, durante il torneo e in un periodo di tempo limitato, una serie di compiti, muovendosi su un tavolo da gioco con vari percorsi e ostacoli. Inoltre, sempre in gruppo, devono riflettere attorno a un tema diverso ogni anno presentando nel torneo di FLL le loro conclusioni.
Le squadre si incontrano in tornei a livello nazionale e/o internazionale. In questi tornei le squadre vengono valutate secondo quattro criteri: la concezione e la programmazione del robot, il progetto di ricerca, il lavoro di squadra e il torneo.
Il tema della FLL per il 2011 è “Food Factor”.
Per saperne di più sul torneo al quale tutti sono invitati come spettatori, seguite il sito ufficiale della FLL-SI (Svizzera Italiana) via RSS oppure seguite l’account di FLL-Si via twitter.
Siete invitati come spettatori dalle 9.00 alle 16.30 al 21 novembre. Buvette e pranzo in luogo.
]]>Cos`è la First Lego League? Quali gli scopi? Perché un interesse nel campo della formazione scolastica?
Cos`è la First Lego League (FLL)?
La FLL è momento di confronto della durata di un giorno che offre ai gruppi di giovani partecipanti la possibilità di risolvere problemi in settori scientifici, utilizzando un approccio professionale. Questo approccio passa attraverso la ricerca, lo scambio, la progettazione, la costruzione e la verifica.
Con l’anticipo di 8 settimane rispetto all’inizio del torneo, i/le giovani da 10 a 16 anni che partecipano – a squadre – devono riflettere attorno a un tema imposto. Essi devono progettare e programmare un robot LEGO NXT, costruito con cubetti Lego e con sensori e automazioni, in grado di svolgere una serie di test in un periodo di tempo limitato. Devono pure riflettere sul tema imposto e proporre i loro pareri. Le squadre iscritte, se verranno selezionate, si incontreranno successivamente in tornei nazionale e internazionale.
In questa FLL le squadre vengono valutate secondo quattro criteri: la concezione e la programmazione del robot, il progetto di ricerca, il lavoro di squadra e il torneo.
Quali gli scopi?
Le ragazze e i ragazzi iscritti al torneo di FLL devono risolvere compiti per loro complessi, indagando, pianificando, progettando e programmando, per poi presentare il loro lavoro a fine anno scolastico. Quindi, scopi inerenti alla programmazione (ambito logico-analitico), alla progettazione (ambito progettuale), alla valorizzazione del lavoro di squadra (ambito socio-relazionale), nonché al realizzare presentazioni (ambito comunicativo).
Perché un interesse nel campo della formazione scolastica?
L’interesse per l’ambito formativo (scolastico e tempo libero) risiede nel divertimento suscitato dalle sfide all’interno del torneo FLL – simile all’ambiente sportivo - e soprattutto nella partecipazione ad attività che innescano la costruzione di competenze nell’ambito della scienza e della tecnologia, orientando così i/le partecipanti verso questi settori professionali.
Per saperne di più:
sito del torneo FLL ticinese | indirizzo per comunicazioni dirette | twitter di FLL-Si
Questo tema è sentito soprattutto dagli studenti e dalle studentesse maggiorenni, quindi agli ultimi anni di studio delle Scuole medie superiori.
Un gruppo di loro – Scuola Cantonale di Commercio – ha realizzato nel corso dell’attuale anno scolastico un itinerario didattico sul tema, nell’ambito delle ore di Comunicazione in collaborazione con retedue, trasmissione Geronimo web.
Il sottoscritto ha pure partecipato – in classe – ad alcune discussioni sui vari argomenti con la docente Natalia Lepori.
Il percorso didattico sul tema, selezionato e montato, è disponibile via podcast nella sezione RSIRETE DUE di Geronimo web.
Sono intervenuti, oltre agli studenti , Luca Botturi e Marco Beltrametti, docenti presso il DFA della SUPSI, Lara Zgraggen, autrice con Michele Mainardi di “Minori e internet” uno studio promosso dal dipartimento Scienze aziendali e sociali della SUPSI, Diego Erba, capo della divisione della scuola presso il dipartimento Educazione Cultura e Sport e Roberto Lauriola, docente presso la SSIG (Scuola Superiore di Informatica e Gestione di Bellinzona).
]]>Un’avvisaglia di questa tendenza si intravvede in discorsi emergenti in cui le competenze sono sempre più considerate. Prendiamo per esempio l’idea avanzata all’interno della riforma dei programmi della scuola primaria inglese (progetto Rose). Ne ha anche scritto Norberto Bottani in un suo post (vedi).
Riportiamo di seguito uno stralcio del suo scritto che interessa il nostro ambito, come stimolo di riflessione e fonte di discussione.
I temi attorno ai quali ruoterebbe la scuola primaria sarebbero meno rispetto alle classiche materie scolastiche.
In questa proposta inglese, le novità concernono l’insieme dei contenuti che “… è descritto in termini di competenze da conseguire entro la fine della scuola primaria. Il nuovo programma afferma che gli allievi dovranno, entro la fine della scuola primaria, sapere usare una tastiera di computer, consultare Wikipedia, utilizzare le applicazioni di comunicazione in rete come Twitter, redigere un testo con un’applicazione di trattamento di testo, utilizzare un correttore automatico dell’ortografia e della grammatica, consultare in linea i dizionari, gestire un blog personale, ecc.“
Questo cambio di paradigma ci fa capire come questo discorsi di integrazione delle ICT e di valorizzazione delle competenze - coscientemente o meno – siano ancora omeopatici nell’ambito della Scuola ticinese.
]]>Nel I semestre di studio della formazione di base (FB) – curricolo di studio che prepara a diventare docenti di scuola elementare o dell’infanzia – si svolge un modulo interdisciplinare denominato “Multimedialità e formazione“.
Gli obiettivi da raggiungere a fine modulo sono:
Per arrivare a questo agli studenti viene soprattutto chiesto di creare dei filmati, al seguito di una parte teorica introduttiva e dopo aver seguito dei mini-corsi di tipo tecnico. Quest’anno la scelta del tema è caduta sui pericoli insiti nei servizi di internet. Si trattava cioè di creare dei filmati da poter utilizzare nel videogioco “World of Worlds”, videogioco creato dal DTI della SUPSI per il gruppo di prevenzione Webminore. Il gruppo del progetto “World of Worlds” è così diventato il committente dei lavori multimediali.
I risultati del lavoro a fine modulo (9 filmati di circa 1 minuto ciascuno) sono – a detta del committente – di buona qualità.
Ve ne proponiamo uno…
Maria @ indovina chi sono from DFA on Vimeo.
]]>Il termine “nativi digitali” è stata coniato da Mark Prenski nel 2001 e definisce la generazione dei nati a partire dal 1990, generazione immersa nelle ICT fin dalla prima infanzia.
Questi nativi digitali sono nostri allievi e saranno gli adulti di domani. Crescendo con la tecnologia giocano coi videogiochi, frequentano i social-network”, consultano il web in modo personalizzato (vedi post precedente) e usano vari sistemi ICT che li collegano in continuità.
Per comprendere questa generazione che noi docenti affrontiamo, scolasticamente parlando, con metodologie e strumenti tradizionali – che non rinnego ma che ritengo parzialmente superati – invito a vedere l’interessante filmato con interventi di:
- Garry Small, Neuroscenziato, UCLA
- Giovanni Boccia Artieri, docente New Media, Università “Carlo Bo” di Urbino
- Antonio Fini, prof. Tecnologie Educazione
- Paolo Ferri, prof. Tecnologie Didattiche (vedi post)
- Howard Rheingold, scrittore e insegnante (vedi suo twitter)
A cura di Livia Iacolare e Giacomo Cannelli, “Generazione facebook“, pubblicato da current.it
Un ottimo filmato utile per inquadrare la tematica inerente ai nativi digitali e per comprendere le modifiche che essi potrebbero apportare, in prospettiva, all’insegnamento tramite le ICT.
]]>“Pubblicare e scarica da Internet: qualche riflessione” è una guida rivolta ai ragazzi che fornisce informazioni, consigli e riflessioni sull’utilizzo di Internet rispondendo a tutte quelle domande che giovani e adulti dovrebbero porsi ogni volta che navigano in rete.
Due sono i temi trattati nella pubblicazione: la protezione dei dati e il diritto d’autore in Internet. Entrambe le tematiche sono affrontate in modo sintetico nella parte “in sintesi” ed in maniera più approfondita nella sezione “in dettaglio”.
La pubblicazione è a disposizione gratuitamente a tutti gli utenti in formato .pdf
“Biel-Bienne, 10.11.2009 – I Cavalieri della comunicazione di quest’anno vengono da Zurigo, Coira e Lucerna. Il 10 novembre 2009, a Soletta, sono stati premiati cinque progetti che promuovono l’accesso di tutte le fasce della popolazione alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). Il Consigliere federale Moritz Leuenberger, patrocinatore del concorso, ha consegnato i premi di persona in occasione del congresso “Utilizzo competente dei nuovi media”. Il Cavaliere della comunicazione è un concorso dell’Ufficio federale della comunicazione (UFCOM) che ha luogo sin dal 2001.”
Per saperne di più sui temi selezionati e premiati, andate a questa pagina dell’amministrazione federale.
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