il_cimitero_senza_lapidi2Brevi racconti:”viaggi fino all’estremo opposto dell’universo che puoi fare con la certezza di essere di ritorno per l’ora di cena” dice lo stesso Gaiman.
Ecco allora una serie di racconti che spaziano dall’horror, al fantasy e al giallo hard boiled.
“Il racconto dell’orrore [...] se riesce a provocarti un brivido sulla schiena, allora non ti lascerà più.”
I racconti di Gaiman provocano numerosi brividi. Ma non perché raccontano di morti o mutilazioni orrende (anzi, i morti sono simpatici compagni di giochi con cui fare conoscenza e che si prendono cura di bambini smarriti), ma per il senso di inadeguatezza e smarrimento dei protagonisti.
Il sentirsi inadeguati e il fallimento della propria vita, ecco i brividi che si provano leggendo questo libro.
Scritto con ironia e spirito critico, Gaiman sonda mondi irreali, storie surreali con problemi reali.
Uno stile senza fronzoli e descrizioni, che lascia spazio alla fantasia, ma sempre efficace.
L’autore scrive queste storie quasi tutte con un finale appena accennato a cui il lettore può dare l’interpretazione che vuole.
I protagonisti sono quasi sempre ragazzini preadolescenti, ma il libro non è adatto alla loro età senza l’accompagnamento di un adulto, a causa dei temi espliciti o impliciti a cui i racconti fanno riferimento. (Testo di Michele Marcotulli, studente ASP I corso)

Neil Gaiman. Il cimitero senza lapidi e altre storie nere, Mondadori (Collana Oscar Bestsellers), 2009, pag. 217