streghetta-mia

“Streghetta mia” è la storia di Asdrubale Tirinnanzi, un giovane dall’aspetto disgustoso, scansafatiche e avido di denaro come pochi altri, che un giorno ha la fortuna di ricevere in eredità dal proprio pro-zio Sempronio una cospicua somma. La condizione per poter fruire di questa ricchezza, secondo quanto lasciato scritto nel testamento, è una e ben chiara: il ragazzo dovrà sposarsi entro un anno dalla morte del proprio pro-zio. La curiosità del racconto sta nel fatto che questo matrimonio dovrà però avvenire con una strega, con una vera e propria strega!
La domanda sorge spontanea: come trovare una strega? E soprattutto, come riconoscerla? Ecco che, dopo un’accurata ricerca sulla caratteristiche di una strega, Asdrubale si imbatterà negli Zep, una famiglia comune, composta da ben sette figli, in cui pare proprio esserci una bella fanciulla dai capelli rossi, colore che il giovane ha scoperto essere tipico delle streghe. Ma questa fanciulla sarà davvero una strega? E Asdrubale troverà il modo di impossessarsi dei soldi del pro-zio?
Un classico della letteratura per bambini, una storia divertente e coinvolgente, per chi ha voglia di lasciarsi trasportare dalla fantasia e dalla simpatia dei personaggi che ne fanno parte (Valentina Rizzello, studentessa ASP III corso SE).

Bianca Pitzorno, Streghetta mia, Einaudi Ragazzi (Collana Rime e suoni), 1993, pag. 128