Il GGG proposto da Alessandra Cereda

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il-ggg1Sofia, una bambina orfana, una notte vede un’ombra grande. Quest’ombra è di un gigante. La bambina viene catturata e portata in una grotta nel paese dei giganti.
Sofia inizialmente è molto impaurita, ma presto capisce che si tratta di un gigante buono e vegetariano. In questo paese però vivono altri giganti molto cattivi che si cibano di esseri umani.
Il GGG (Il Grande Gigante Gentile) e Sofia vogliono fermarli e catturarli, ma da soli non ci riescono.
Allora decidono di chiedere aiuto alla Regina d’Inghilterra. In questo modo riescono a catturare i giganti cattivi. Come ricompensa il GGG e Sofia sono invitati ad andare a vivere in castello pieno di regali fatti dai Re e dalle Regine di tutto il mondo.
Roald Dahl, famoso scrittore di libri dedicati ai bambini (tra i quali: “La fabbrica di cioccolato” e “Matilde”), con il GGG riesce a catturare l’attenzione di un pubblico, a mio parere, molto vasto. Per i più piccoli (intendo bambini a partire dal secondo ciclo di scuole elementari) si tratta di una lettura divertente e di facile comprensione; questo però lo può essere anche per il lettore adulto. (testo di: Alessandra Cereda, studentessa ASP II corso SE)

Roald Dahl, Il Grande Gigante Gentile, Salani Editrice (collana Gl’Istrici), traduzione di Donatella Ziliotto, Salani, 1987 (I ed. italiana), 222 pag.

Libri che marcano l’infanzia

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isola-del-tesoro robinson pinocchio-classici

Piuttosto che individuare un libro che ha marcato la mia infanzia, è più agevole indicare il genere di libri che mi ha accompagnato in questo periodo della vita; si tratta dei libri di avventura. Da Pinocchio di Carlo Collodi ai libri di Emilio Salgari (con i diversi volumi che appartengono al ciclo dei Pirati della Malesia, con personaggi e ambientazioni indimenticabili quali Sandokan e la Malesia). Altri pilastri di questo genere sono Robinson Crusoe di Daniel Defoe e L’isola del tesoro di Stevenson (che nei giorni di agosto di calma piatta giornalistica è viene regolarmente ripubblicato a puntate su un quotidiano ticinese!). Antonio Faeti, professore ordinario di letteratura per l’infanzia dell’Università di Bologna, in un suo storico saggio I diamanti in cantina. Come leggere la letteratura per ragazzi (1995) dice, a proposito dell’Avventura.

L’Avventura potrebbe essere fatta dalla stessa sostanza delle stagioni: deve, come loro, moltissimo alla nostra capacità di percepire, di rammentare, di vivere le emozioni, di collegarci ai fatti. (p. 312)

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Libri che tengono svegli la notte

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Questo è stato il primo libro che mi ha tenuta sveglia la notte. E’ un libro molto noto (per le informazioni vedi qui); ciò che l’ha reso affascinante è stata la capacità dell’autore di raccontare una vicenda in equilibrio tra storiografia e cronaca, vicenda tessuta magistralmente su un intreccio narrativo avvincente nel quale si innestano personaggi indimenticabili.
Qualcuno di voi l’ha letto e vuole lasciare una traccia della sua lettura?

Benvenuti!

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Comincia qui lo scambio di idee e opinioni intorno ai libri e al piacere della lettura.

Ricordate la canzone di Enzo JannacciQuelli che…“? Ho provato a ipotizzare di  riscrivere una strofa di questa canzone riferendo “quelli” ai libri, aggiungendo qualche commento.

La mia riscrittura farebbe più o meno così:

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