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situazioni
d'apprendimento
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Negli
anni ‘70, con la teoria dell’istruzione di Bruner, particolare
interesse assume la didattica della scoperta. La scoperta
di cui parla Bruner é un’operazione di confronto con la realtà
che porta il “discente” ad andare oltre all’informazione
in suo possesso o all’informazione ricevuta, formulando ipotesi,
interrogativi, e verificandoli confrontandosi con il “fare manipolativo”.
Dal punto di vista dell’insegnamento questo implica la creazione
di occasioni di esperienza, di situazioni stimolo, significa organizzare
o reperire dei contesti in cui siano presenti materiali, proposti o provocati/indotti
casi particolari, eventi problematici, che consentano al soggetto in presenza
di operare la sua organizzazione dell’esperienza partendo dalla
sua personale osservazione, promuovendo la sua autonomia e il suo spirito
critico, di affinare le capacità di osservare, di cogliere analogie
e differenze, di formulare ipotesi e percorsi di verifica: imparare a
scoprire considerando che l’esperienza di scoperta é di per
sé gratificante.
Bruner parla di motivazione intrinseca come motivazione interna all’apprendimento: motivazione che si constata quando il soggetto é auto alimentato dal compito a cui é impegnato perché questo gli si presenta con un giusto grado di incongruenza, di problematicità ( tensione epistemologica). Anche in questo approccio allo studio scientifico, la posizione del/la docente é quella di evitare la guida diretta dell’esperienza. Il/la docente provoca, induce, coglie le occasioni di confronto con la realtà, seleziona “oggetti” di studio, ma non studia “in vece” altrui. Il soggetto che scopre, che costruisce il proprio sapere é l’allievo, o il gruppo di allievi, il docente é il mediatore dell’esperienza d’esplorazione e di sperimentazione di chi é confrontato alla situazione di studio. Situazioni d’apprendimento Importanti (determinanti) oltre alla consegna sono gli elementi di riflessione, le indicazioni, i sussidi (testi, materiale) che noi diamo al singolo allievo o a un determinato gruppo. Essi determinano in gran parte quelle che saranno le conclusioni che il singolo potrà/saprà trarre dall'esperienza individuale o di gruppo (naturalmente, in funzione dell’opportunità, si possono assegnare attività con obiettivi differenziati) e comunicare /mettere al servizio degli altri nel corso dell’attività successiva di gruppo o inter gruppi. Esempi:
Gruppi e
apprendimento • Per un'approfondimento del tema si rinvia il lettore a: Philippe Meirieu, Apprendre en groupe? 1. Itinéraire des pédagogies de groupe. Apprendre en groupe? Chronique Sociale, Lyon, 1996 (1984); 2. Outils pour apprendre en groupe. Chronique Sociale, Lyon, 1996 (1984). • Per una sintesi dell'argomento si veda il contributo originale di P.Meirieu "Groupe et apprentissage", in Mainardi e Tomasini:"Con la Scuola per la dignità". CdC. Bellinzona, 2000, pp.193-205. |
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