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come far emergere e raccogliere le concezioni spontanee

 

 
 
La raccolta delle concezioni degli allievi è un compito non sempre facile e privo di equivoci. Talvolta l’allievo non è in grado di esplicitarle attraverso un pensiero più strutturato e logico in quanto fanno parte della sua quotidianità, delle sue abitudini. In tal caso, ritenendole ovvie e naturali, l’allievo non tende ad interrogarle, ad analizzarle più approfonditamente in maniera da poter elaborare, a partire dalla sue conoscenze e dalla loro messa in relazione, un modello interpretativo logico e coerente.
Occorre pertanto creare delle situazioni-problema, delle domande-stimolo che aiutino l’allievo a riflettere ed a esplicitare la sua conoscenza.

Le modalità di raccolta possono essere di natura diversa:

questionario scritto
 
Il questionario può proporre domande aperte, chiuse, a scelta multipla. Gli interrogativi possono essere posti a partire dalla presentazione di documenti scritti, audiovisivi, da osservazioni dirette, da dati sperimentali oppure dalle affermazioni degli allievi.
Le domande di carattere più generale forniscono spesso delle risposte il cui contenuto è di tipo descrittivo. Anche se l’analisi interpretativa di tali risposte può risultare interessante, è importante insistere su interrogativi che richiedono la spiegazione di fatti o di elementi più puntuali in modo da stimolare l’allievo a una riflessione maggiormente analitica in grado di produrre modelli interpretativi .
Nell’impostazione delle domande occorre prestare cura alla formulazione linguistica.
E’ preferibile utilizzare vocaboli che abbiano un significato per gli allievi anche se potrebbero risultare poco precisi o pertinenti dal punto di vista scientifico.
Spiegazioni complementari possono essere date oralmente per facilitare la comprensione delle domande.
 
     
 
  L’utilizzazione di schemi da interpretare  
 
L’interpretazione di schemi può fornire indicazioni interessanti sul processo di concettualizzazione dell’allievo.
Occorre tuttavia assicurarsi che ci sia da parte sua una lettura corretta dello schema. I simboli e i segni utilizzati devono risultare comprensibili in modo da evitare possibili ambigue interpretazioni dovute agli aspetti formali.
 
 
 
  Il disegno  
 
Chiedere agli allievi di fare dei disegni è pure importante in quanto permette di
utilizzare una modalità di raccolta alternativa alla produzione scritta. L’uso di diverse modalità di raccolta offre agli allievi la possibilità di utilizzare il canale espressivo a loro più congeniale e quindi facilita l’operazione di esplicitazione delle loro conoscenze.
Nel caso del disegno è utile comunque stimolare gli allievi a completare la loro produzione grafica, ad arricchirla con nuovi dettagli, con legende in modo da aumentare la quantità di informazioni fornite.
Bisogna comunque rilevare che la realizzazione di un disegno può presentare dei limiti di natura tecnica che non consentono all’allievo di esprimere con chiarezza la sua idea. Questi limiti possono anche ridurre la sua motivazione ad esprimersi compiutamente. Il disegno è pure caratterizzato dalla staticità espressiva e non consente di esprimere facilmente processi dinamici che si sviluppano lungo l’arco temporale.
 
 
 
  La discussione in classe  
 
L’utilizzazione della discussione in classe per la raccolta delle concezioni
presenta dei vantaggi rispetto al questionario. Ad esempio consente più facilmente agli allievi di esprimere diverse idee e permette di raccogliere in tempi brevi le conoscenze più diffuse nella classe; favorisce uno scambio maggiormente libero delle idee che permette di seguire più da vicino l’evoluzione del pensiero degli allievi.
D’altra parte non consente una raccolta completa e sistematica delle conoscenze iniziali dei bambini.
Questa modalità può essere utilizzata quando non si dispone di un tempo adeguato per raccogliere le conoscenze con le modalità indicate in precedenza.
 
 
 
  Il colloquio clinico  
 
Analizzando le risposte scritte date dagli allievi al questionario o i disegni prodotti ci si rende conto di come molte considerazioni risultino parziali, incomplete o addirittura contraddittorie in alcune parti.
E’ indispensabile in questi casi svolgere un colloquio clinico individuale durante il quale si cerca di far riflettere l’allievo sulle conoscenze esplicitate parzialmente o sulle affermazioni contraddittorie in modo da consentire una più chiara e completa esplicitazione delle sue rappresentazioni .
Il docente dovrà preparare il colloquio formulando una serie di domande, di controesempi che consentino di indagare ed approfondire tutti gli aspetti ritenuti imprecisi o poco chiari.
 
 

 

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