Apprendere, formarsi, comunicare ed essere critici con le ICT
educanet2 da buttare?
Da un’inchiesta effettuata in 23 sedi di Scuola media (SM) a fine ottobre 2009, si è potuto appurare che solo il 10% delle sedi usa educanet2, la piattaforma svizzera per l’apprendimento e per la collaborazione.
Prima di entrare succintamente nel merito di questa analisi deludente dal punto di vista dell’integrazione delle ICT nella SM, vediamo di dare alcuni numeri su educanet2, per meglio comprendere.
educanet2 è l’evoluzione di educanet, apparso nel 2001 e “upgradato” nell’attuale versione – tuttora in evoluzione – a partire dal 2004. Si tratta di una comunità con oltre 450′000 persone (350′000 allievi e 100′000 docenti), riunite in 27′000 classi e 16′000 gruppi tematici e disponibile nelle 3 lingue nazionali con l’aggiunta degli idiomi spagnolo e inglese. Le possibilità attivatili dagli attori scolastici (dall’allievo al docente, passando per l’amministrazione) sono molteplici. Qui non si descrivono, rimandando direttamente al sito per il dettaglio di queste funzionalità.
educanet2 stata sviluppata secondo direttive pedagogico-didattiche per essere impiegata nell’insegnamento. È sussidiata dalla Confederazione – tramite il CTIE – e dai Cantoni, tra cui il Ticino.
Per questo ambito, finanziario, varrebbe la pena interrogarsi sull’opportunità del sussidio ticinese, visto che educanet2 è poco usata nelle nostre scuole. Qualcuno potrebbe anche affermare che educanet2 non serve e quindi suggerire di abbandonarla, risparmiando e attivando nel contempo un “alleingang” ticinese dal punto di vista scolastico.
Se non fosse così – come mi auguro per il bene della scuola - siamo comunque di fronte a un problema: non si è sufficientemente chiarito il quadro d’impiego delle ICT – ricordiamoci che non esiste in Ticino una politica chiara (vedi) – e non si è presentato e formato a sufficienza sul tema in questione.
Probabilmente saranno le nuove generazioni di docenti quelle che inizieranno ad apprezzare le potenzialità e gli usi pertinenti di questa comunità/piattaforma.
Come DFA, usiamo da anni educanet2 come piattaforma per il nostro insegnamento, lo apprezziamo e siamo disponibili ad ampliare il discorso didattico che emerge dall’uso di piattaforme tipo educanet2, partendo dal lato tecnico (i servizi e il loro funzionamento) per arrivare a quello pratico (”best-practices”), passando dalle riflessioni pedagogiche.
Riferimenti: sito educanet2 | brochure in .pdf
13 Novembre 2009 - 17:16
Educanet2 da buttare? A questa domanda, un po’ provocatoria, personalmente rispondo con un “ penso proprio di no!”.
In effetti, anche se, finora, la sua importanza non è stata, evidentemente, ancora pienamente recepita, questa piattaforma offre veramente molte possibilità di utilizzo.
Già il numero di persone potenzialmente coinvolte (oltre 450000, come leggo nel commento introduttivo a questo tema) indica chiaramente quale potrà essere la portata di questo autentico strumento d’informazione, di formazione e di comunicazione.
Ma ecco alcune caratteristiche di educanet2, descritte nel modulo di presentazione mostrato dal relativo sito.
Prima di tutto, questa piattaforma è disponibile in tedesco, francese e italiano, come pure in inglese e spagnolo, ciò che favorisce la sua diffusione su tutto il territorio nazionale e offre anche la possibilità di interagire con persone di altri paesi (e continenti).
Poi, essa è strutturata in cinque settori di lavoro:
• Home, che dà informazioni generali, compresa la procedura di registrazione e le condizioni di utilizzo
• Privato, cioè lo spazio personale dell’utente, che, tra l’altro, offre un archivio dei files, il servizio di posta e anche un generatore di siti Internet
• Istituzione, dove i membri di una stessa scuola possono comunicare e collaborare tramite forum o chat o anche con gli archivi di files e pubblicando contenuti con il generatore di siti Internet o con un wiki (strumento online per creare rapidamente pagine web anche senza conoscenze di programmazione)
• Comunità, dove le varie istituzioni possono collaborare e dove ci si può iscrivere a un gruppo tematico
• Corsi online, dove si possono allestire e mettere a disposizione di tutti gli utenti materiali organizzati di vario genere, come anche trovare corsi selezionati dalla redazione di educanet2, da usare liberamente.
A questo proposito è inoltre interessante consultare la brochure “ Opuscolo educanet2” (scaricabile dal sito), dove, tra l’altro, vengono presentate le esperienze di utilizzo attivo di questa piattaforma da parte di alcuni insegnanti, tra i quali vi è anche una docente ticinese che, a un certo punto, afferma: “… con il tempo, educanet2 diventa un punto di riferimento per gli allievi e l’insegnante, un luogo di ritrovo e di condivisione, uno spazio di appartenenza”.
Per quanto mi riguarda, posso dire che utilizzo spesso e volentieri gli archivi di files, come pure gli spazi del forum, talvolta anche con la messaggeria istantanea. Per il futuro, seguirò certamente con attenzione il settore dei “Corsi online”, ripromettendomi anche di mettere materiali miei a disposizione di tutti gli utenti .
Concludendo, mi auguro che tutte le scuole del nostro Cantone sappiano usufruire dei numerosi e validi strumenti che educanet2 mette a disposizione.
Orazio Monti
Abilitando DFA
25 Novembre 2009 - 10:45
Ritengo che la mancanza di una direttiva politica chiara sia certamente uno dei principali motivi per cui educanet2 non riesce a prendere piede come auspicato in Ticino. Mi permetto questa affermazione in virtù di quanto personalmente vissuto in ambito di sviluppo software e gestione di progetti informatici.
Infatti questa problematica l’ho potuta verificare in altri ambiti ed è generalmente riconducibile alle due seguenti cause:
- Supporto al progetto, sottovalutato da parte dei decisori: se non sono esplicitate in maniera chiara gli scopi e non vi è un costante impegno del management nel marketing di progetto difficilmente si otterranno risultati apprezzabili.
- Poco coinvolgimento degli utenti finali della formulazione dei requisiti del prodotto informatico: al momento attuale non è più l’informatico che con il suo prodotto modifica l’organizzazione del lavoro, bensì le persone “al fronte” si appoggiano sugli informatici per risolvere problemi concreti e migliorare efficacia e efficienza. Questo coinvolgimento aiuta l’introduzione di nuove soluzioni.
In ambedue i casi credo che una direttiva politica chiara possa aiutare a dirigere meglio gli sforzi e a dare una linea guida sui modi di gestire l’informatica nella scuola, coinvolgendo tutti gli attori presenti.
Queste considerazioni di carattere generale mi portano a porre due domande che potrebbero aiutare a sbloccare la situaziona: in che modo il coinvolgimento del Canton Ticino nel progetto educanet2 si riflette sulle politiche interne del Cantone? Perché non coinvolgere più direttamente e in maniera strutturata i diversi attori in gioco (dipartimento, sedi, docenti e allievi) magari con una campagna informativa forte e un piano di formazione adeguato, sia per i docenti che per gli allievi?
Si tratta di spunti di carattere generale, ma dalla mia esperienza ho potuto constatare che con un certo grado di organizzazione è possibile superare queste situazioni con maggior facilità di quanto sembri in apparenza.
1 Dicembre 2009 - 19:56
A mio avviso sarebbe un grande errore abolire l’impiego di educanet 2 nell’insegnamento, dato che offre grandi opportunità sia per l’insegnante che per gli allievi. Grazie a questo mezzo si potrebbe rendere più interessante e motivante l’apprendimento, dato che educanet 2 offre l’opportunità di portare le lezioni anche fuori dall’aula, permettendo ad esempio di proseguire interessanti discussioni avutosi in classe. Gli allievi utlizzando il forum potrebbero esprimere in modo più approfondito le loro idee e scambiarsi con i loro compagni. Inoltre educanet 2 faciliterebbe anche l’accesso ai materiali dei docenti e dei compagni (penso ad esempio a testi scritti in classe che dovranno essere condivisi e valutati dagli allievi). Anche wiki rappresenta un mezzo molto interessante ad esempio per progetti che richiedono la creazione di pagine web senza procedure troppo complicate.
Educanet 2 è inoltre molto facile da usare e quindi non richiede grandi conoscenze techniche da parte di docenti e allievi. Soprattutto questi ultimi potranno ritrovarvi mezzi che già utilizzano largamente nella loro quotidianità (come ad esempio la chat) e quindi essere motivati ad utilizzarli anche nell’ambito scolastico.
É un vero peccato che educanet 2 venga utilizzato così poco nelle scuole, ma penso che questo sia determinato dalla mancanza di informazione fornita ai docenti.Sono convinta che ci sarebbe un utilizzo più grande di questo mezzo, se si riuscisse ad illustrare ai docenti le opportunità che questo offre.
Personalmente già durante i miei studi a Zurigo ho avuto l’occasione di lavorare con educanet e le mie esperienze sono sempre state molto positive soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del forum, il quale ha reso possibile chiarire determinate questioni affrontate durante i corsi. Per questo motivo penso che l’utilizzo di educanet 2 possa essere considerato una ricchezza e di certo non una perdita di tempo…o di soldi. Bisogna stare al passo con i tempi ed evitare un “Alleingang” ticinese soprattutto se si cosidera il fatto che una delle funzioni della scuola è quella di preparare gli allievi al mondo del lavoro o degli studi, dove di sicuro verrà richiesta la capacità di utilizzare questo tipo di mezzi.
14 Dicembre 2009 - 21:16
Educanet2 da buttare? Secondo me assolutamente No!
Bisogna però promuovere maggiormente le potenzialità di questa interessante piattaforma. Personalmente devo infatti ammettere che prima di iniziare a settembre l’abilitazione SM al DFA non ero a conoscenza di questo strumento didattico, non lo avevo nemmeno mai sentito nominare. L’università di Losanna, che ho frequentato, utilizza una piattaforma propria, dove gli insegnati mettono a disposizione i materiali delle lezioni (documenti, grafici, video,…) e sta poi agli studenti procurarseli via l’interfaccia web. Educanet2 offre però ben più che un semplice strumento di condivisione dei file, implementa infatti altre funzionalità molto utili sia a livello di istituzione che come utente singolo. A livello di istituzione è possibile creare dei gruppi aperti o riservati e dunque come docente si ha la possibilità di richiedere l’apertura di un gruppo per poter così mettere a disposizione il materiale delle lezioni (archivio file), condividere opinioni con gli allievi sul forum e molte altre funzionalità. Trovo che sia un vero peccato che in Ticino tutto questo non sia ancora sfruttato a pieno e che anzi solo il 10% delle sedi ne fa uso. A titolo di esempio, qualche settimana fa ho richiesto la creazione di un gruppo riservato, all’interno dell’istituzione DFA, per poter condividere materiale ed avere uno spazio comune con i compagni abilitandi in Storia SM. In poco tempo mi è stata confermata la creazione del gruppo del quale sono amministratore, ho dunque provveduto ad inserire i compagni di classe nel gruppo, i quali sono entusiasti dell’iniziativa. Questa semplice operazione può essere svolta da qualsiasi docente e la gestione del gruppo non è per nulla complicata grazie anche ad un interfaccia web molto user friendly (di facile usabilità).
Sono dunque d’accordo con il post del 25 novembre di Massimo Lepori, nel quale suggerisce di coinvolgere maggiormente e in maniera più mirata i differenti in gioco (dipartimento, sedi, docenti e allievi) attraverso una campagna informativa forte e un piano di formazione adeguato, sia per i docenti che per gli allievi. Ricollegandomi a ciò che ha scritto Claudia Brazzale nel post precedente, trovo che sarà anche compito nostro, futuri docenti di SM, di interessarsi maggiormente a quanto ci possono offrire le ICT per l’insegnamento e di fare uno “sforzo” per andare in contro a degli allievi che al giorno d’oggi vivono in un mondo tecnologico dove l’informatica fa parte del pane quotidiano.
19 Dicembre 2009 - 16:10
Pur non essendo un nativo digitale, ritengo che la piattaforma educenet2 sia stata costruita in modo da risultare intuitiva e di facile utilizzo da parte di tutti gli utenti, indipendentemente dalle proprie competenze informatiche. Ho avuto la possibilità di verificarne l’utilità durante il primo semestre di corso al DFA come abilitando. Avere a disposizione da subito un proprio indirizzo mail, conoscere quello dei miei compagni di corso, poter reperire le dispense messe a disposizione dai docenti, poter condividere e consultare materiali didattici semplicemente avendo a disposizione un computer ed una connessione di rete attiva, penso che non sia un aiuto da poco conto. Non posso quindi che essere d’accordo con quanto affermato nei commenti precedenti, cioè che educanet2 non solo è un valido strumento che ritengo debba essere mantenuto, ma che il suo utilizzo dovrebbe essere sempre più incentivato attraverso la formazione dei docenti in tal senso.Prenderei in considerazione, in particolare, la possibilità di condividere materiali didattici tra i docenti delle varie sedi. Oltre ad offrire un facile reperimento di lezioni, si contribuirebbe ad avere scambi di vedute in ambito didattico ed a evitare, come succede purtroppo adesso, che le attività e le competenze di ogni insegnante rimangano chiuse tra le mura delle proprie classi. Partecipando ai corsi di alfabetizzazione informatica alla Scuola Media di Acquarossa, presso la quale svolgo la mia pratica professionale, ho notato con piacere che viene utilizzato educanet2 come riferimento. L’osservazione degli allievi durante tali corsi mi ha fatto pensare che potrebbe essere utile rendere la piattaforma più attrattiva a livello visivo. Questo potrebbe favorirne la diffusione tra i ragazzi, sempre più abituati a pagine web studiate e costruite appositamente in modo da avere un impatto a prima vista accattivante.
28 Dicembre 2009 - 13:12
Personalmente ritengo la piattaforma di educanet2 molto interessante e con un potenziale didattico assai importante, quindi non vedo nessun problema nel continuare e nell’ insistere sull’integrazione di questo strumento a livello di scuola media ticinese. Ho voluto usare il termine “insistere” perché oggigiorno educanet2 è, sì conosciuto al livello scolastico ma troppo superficialmente. Il suo impiego a livello didattico non è ancora sfruttato appieno. Leggendo i commenti precedenti, si è messo un utilizzo settoriale della piattaforma ed una certa mancanza di una linea guida: a livello di dipartimento, a livello di direttori, al livello di gruppi materia, a livello di singoli docenti fino ad arrivare agli studenti. Trovo che ora questa piattaforma sia lasciata troppo al libero utilizzo del singolo docente.
Se si riuscisse a livello di dipartimento a sensibilizzare sulle caratteristiche e l’utilità didattiche di questo mezzo credo che nei prossimi anni si potrebbe avere un riscontro veramente positivo e utile sull’uso di educanet2. Con questo non voglio dire che questo mezzo debba venire imposto dall’”alto” ma comunque ci vorrebbe una spinta convinta ed importante.
Durante i primi mesi di pratica professionale, parlando con vari docenti in sede, pochi hanno detto di usare la piattaforma perché pur conoscendola non vedono, in modo semplice, un legame pratico lineare diretto con la didattica.
D’altro canto, quei docenti che l’hanno sperimentata con i ragazzi si sono detti soddisfatti e hanno tratto situazioni positive per i ragazzi. Una possibilità di promozione potrebbe avvenire attraverso un’alfabetizzazione magari per gruppi di materia dove si riuscisse a mostrare, creando situazioni didattiche specifiche, il potenziale di educanet2.
Pur conoscendo già eduanet2 per averlo utilizzato come docente alle Scuole Professionali, in questi mesi di abilitazione ho potuto scoprire ulteriori caratteristiche di questo strumento, sia livello di organizzazione sia sul piano didattico. Negli scorsi anni, con alcune mie classi, ho presentato questa piattaforma e ho provato ad utilizzarla con gli allievi. L’abbiamo usata (anche con alcuni colleghi di materia) come strumento di scambio per il materiale didattico (esercizi, dispense …) oppure come mezzo di comunicazione per domande o problematiche relative ai vari argomenti trattati a lezione, visto che è anche possibile creare forum di discussioni per questi scopo. Pur avendo sperimentato, seppur in maniera non molto approfondita educanet2, devo dire che l’esperienza è stata positiva sia da parte mia che da parte degli allievi. È chiaro che non impiegandola in maniera continua in tutte le materie l’uso risultava un po’limitato e chiuso in un discorso classe.
Per questo, come detto prima, sono convinto che un’alfabetizzazione coordinata dall’alto, che non vuol dire imposizione, possa portare a tutti i livelli della scuola un utilizzo didattico di educanet2 più concreto e più efficace nel campo dell’insegnamento delle varie materie.
Andrea Ghirlanda
3 Gennaio 2010 - 19:12
Personalmente non ritengo che educanet2 sia da buttare, al contrario, ma la mia opinione è decisamente più critica rispetto a quella dei commentatori precedenti. Forse ciò è dovuto al fatto che ho vissuto l’adesione ad educanet2 come un imposizione e non come una scelta, e questo è possibile che abbia demotivato la mia voglia di scoprirne le reali potenzialità.
Gli intenti e le potenzialità di questa piattaforma sono davvero interessanti, ma tuttavia ritengo che possa essere decisamente migliorata. Trovo molto utile la possibilità di condividere dei files, come materiali per le lezioni o approfondimenti, ad un gruppo scelto di persone che possono essere nostri allievi , colleghi, gruppi d’interesse ecc. Anche l’esistenza del forum all’interno di questi gruppi trovo che possa agevolare la comunicazione tra i membri. Purtroppo non reputo educanet2 altrettanto performante per quanto riguarda il servizio di posta elettronica, che a mio parere dovrebbe essere un pilastro fondamentale di una piattaforma che ha come intento di favorire la comunicazione all’interno della scuola. In effetti da subito ho trovato stancante l’utilizzo di questo servizio, a causa dell’apertura di popup per la maggior parte delle operazioni che si effettuano (popup che peraltro disturbano anche l’utilizzo del forum e durante il download di files). Inoltre, ritengo che lo spazio messo a disposizione per le email sia decisamente troppo esiguo. È vero che è possibile richiedere di aumentare la taglia di questo spazio, ma è stato per me molto più semplice deviare la posta in arrivo sulla mia email privata.
Detto questo, non scarto l’idea di utilizzare educanet2 quando sarò docente quale strumento per lo scambio e la formazione, ma per ora limito il suo utilizzo allo stretto necessario.
Romina Pedroni