Integrare uno strumento informatico in un contesto formativo di classe significa mettere il computer al servizio della metodologia didattica per raggiungere, con qualità accresciuta, gli obiettivi previsti. Lo strumento o il servizio informatico si inseriscono nel processo didattico, passando in secondo piano per rapporto al compito che supportano, integrandosi. Infatti, lʼintegrazione delle ICT nella formazione ha come scopo la valorizzazione del compito da eseguire, usando lo strumento come mezzo e non come fine. Viene così a crearsi un plusvalore dato dalla tecnologia integrata.

Il movimento tendente a inserire le ICT nella formazione scolastica è in atto da circa 20 anni. Lʼinserimento avviene lentamente in quanto i processi dellʼinsegnare e dellʼapprendere sono complessi, a differenza, per esempio, di procedure produttive i cui flussi sono facilmente identificabili e programmabili.

Si possono identificare delle “buone pratiche” in cui le ICT sono integrate a livelli diversi: per il lavoro di programmazione del docente, come strumento didattico in classe, come mezzo comunicativo in una formazione oltre lʼaula oppure come artefatto cognitivo che permette didattiche fino a poco tempo fa impensabili.

L‘Alta Scuola Pedagogica organizza il 1 aprile 2009 una giornata in cui alcune di queste attività sono mostrate in workshop. Pur non essendo esaustivi rispetto a quanto realizzato nella formazione nel campo dellʼintegrazione delle ICT, questi workshop mettono in evidenza alcuni esempi a vari livelli e con diverse metodologie d’impiego.

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