Archive for Giugno, 2009

Facebook come paradigma dei pericoli insiti nelle reti sociali

Nel suo ultimo rapporto (vedi) , l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) si è chinato anche sui pericoli delle reti sociali.

Come ebbi a dire in un precedente post su facebook (contro facebook), la tendenza dei giovani è all’impiego massiccio ma anche superficiale di queste piattaforme, sottovalutandone i rischi nel campo della protezione dei dati personali.
Nel rapporto citato ci si sofferma “… sui pericoli insiti delle reti di contatti sociali, che vanno molto di moda. Chi rivela in Internet molte informazioni personali si ritrova in innumerevoli raccolte di dati (anche private) e perde il controllo sui propri dati personali. I gestori di siti di questo genere possono combinare questi dati personali con metadati e redigere profili della personalità esaustivi e lucrosi.”
L’IFPDT offre consigli a utenti, fornitori e autorità sull’impiego conforme alla protezione dei dati di questi servizi . In particolare dedica una sezione a questo tema delle reti sociali.

Come Istituto terziario ci confrontiamo quotidianamente sul tema. Le/i nostre/i studentesse/i sono utenti regolari di reti sociali, in particolare di facebook. Esse/i amano queste piattaforme, le difendono (vedi inchieste interna) e ne sottovalutano i pericoli.
Si impone un’informazione pertinente all’interno dei moduli inerenti i media e le ICT ma non solo. Ne riparleremo…

facebook

Contributi a progetti scuola-famiglia che impiegano le ICT

Le ricerche condotte negli ultimi dieci anni hanno dimostrato l’importanza del sostegno e del coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica dei loro figli. In questo senso, la promozione e l’incentivazione della collaborazione tra scuola e genitori è una missione importante del sistema scolastico. Diversi esperimenti hanno dimostrato che le ICT possono offrire interessanti e innovative soluzioni per migliorare il legame tra questi due partner. Alcuni progetti in questa direzione sono stati, sono o saranno condotti nel Comuni o in alcune scuole in Svizzera. Per la sua prossima pubblicazione su «Les MITIC au service de la collaboration école-famille», il Centro svizzero per la tecnologia dell’informazione e della comunicazione (CTIE) lancia un invito a presentare contributi. L’obiettivo è quello di raccogliere informazioni sui progetti cantonali, regionali, i progetti scolastici o le categorie di coloro che hanno risposto i due seguenti criteri:

  • migliorare, sostenere, promuovere la collaborazione tra insegnanti e genitori aumentando la loro partecipazione alla vita della scuola e / o dei loro investimenti nella scuola dei propri figli (dalla scuola dell’infanzia alle scuole secondarie).
  • il progetto è attuato in parte o completamente con le ICT (sito web, piattaforma di apprendimento, video, audio, immagini, email, SMS, blog,…).

Le persone coinvolte in progetti di questo tipo sono invitati a compilare il presente modulo e ritornarlo fino al 26 giugno 2009 al seguente indirizzo: [email protected]
Inoltre, se si è a conoscenza di scuole o di insegnanti coinvolti in questo tipo di progetto, pf fate seguire l’informazione. Grazie!

Liberamente tradotto dal testo inviato da Marian Steiner per email l’11 giugno 2009.

La scuola digitale – podcast

osservatoriorsi2Da circa una trentina d’anni i computer sono diventati strumenti  d’uso corrente, diffusi in tutti i contesti professionali e praticamente in tutte le case. Sono entrati anche  nelle scuole,  portando con sé un potenziale innovativo che influisce sullo scenario didattico tradizionale. Lentamente, in modo non uniforme, con resistenze e controindicazioni, la scuola sta cambiando in rotta verso il digitale con prospettive che potrebbero rivoluzionare modi, tempi e luoghi dell’insegnamento.
Antonio Vassalli, autore della trasmissione “L’osservatorio”.

A discutere su questo tema – all’interno delle offerte di questa trasmissione della RSI, RETE2 – si sono trovati Marco Beltrametti docente di tecnologie didattiche presso l’Alta Scuola Pedagogica di Locarno (autore di questo blog) e Paolo Ferri che insegna “Teorie e tecniche dei nuovi media” all’università di Milano Bicocca e autore di un saggio cui idealmente ci si riferisce nel titolo che è per l’appunto La scuola digitale, pubblicato da Bruno Mondadori (ISBN 978-88-424-2042-2).

La discussione ha permesso di fare il punto il punto sulla situazione in Ticino ma non solo, di  come, quanto e a che livello  l’informatica, i computers sono entrati nelle scuole e che tipo di problematiche didattiche ovvero di risposte di allievi e insegnanti hanno suscitato.

Ascolta/ scarica  il podcast (gentile concessione de L’osservatorio, RSI RETE DUE)