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Corso “Io e il mio robot 2012″

LocandinaIoEilMioRobot2012L’integrazione dell’informatica nell’insegnamento non è da confondere con l’informatica come oggetto di studio.

Nel primo caso, per integrazione dell’informatica nella scuola si intende, in sintesi, l’impiegare strumenti ICT come supporti didattici sia per il docente (programmazione e lezione) sia per l’allievo/studente (affiancandosi a tradizionali strumenti didattici o al docente).
Nel secondo caso si parla di informatica come oggetto di studio quando si entra nell’ambito della costruzione e programmazione di strumenti ICT di solito opachi come funzionamento. Si tratta cioè di lavorare su oggetti tecnologici cercando di portare a termine progetti creativi in modo singolo o in gruppo. Questo va nel senso soprattutto di orientare i/le giovani verso professioni tecnologiche (meccaniche, informatiche).
Per questo scopo l’associazione Robo-Si  che già ha organizzato il torneo robotico nello scorso novembre al DFA di Locarno offre un corso per giovani tra i 10 e i 15 anni, corso utile a perseguire lo scopo definito poc’anzi, nel tempo libero.

Ecco l’informazione di lancio del corso che sta riscuotendo successo malgrado l’alto costo. Costo che , a detta degli organizzatori, potrà essere diminuito qualora si troveranno sponsor utili a finanziare questo tipo di attività.

L’associazione Robo-Si ha come come scopi la diffusione e promozione della robotica nell’educazione e il promuovere e organizzare attività educative e formative per i giovani nella Svizzera italiana. Orientare cioè i giovani verso professioni di tipo tecnico in modo da rispondere alle esigenze professionali del futuro.

Articolo | sito delle attività dell’associazione | locandina del corso

Torneo di robotica al DFA

First Lego League di LocarnoSabato 26 novembre si è svolto con successo alla SUPSI, Dipartimento formazione e apprendimento di Locarno, un torneo di robotica, eliminatoria regionale svizzera della First Lego League (FLL).

10 team – composti da ragazze e ragazzi tra i 10 e i 16 anni – si sono sfidati con i loro robot nelle prove della FLL. I team erano accompagnati da un adulto in veste di coach. Le prove prevedevano di trattare problemi inerenti al tema dell’alimentazione (Food Factory), presentando a una giuria di esperti una soluzione originale. Inoltre, i team dovevano costruire un robot NXT con cubetti Lego in modo da poter eseguire su grandi tavoli da gioco delle sfide robotiche, sempre attinenti al tema dell’alimentazione, coordinate da arbitri. I ragazzi e le ragazze sono stati infine valutati sulla loro capacità di lavorare e progettare in gruppo e sull’originalità della costruzione del robot e della sua programmazione.

Dopo una giornata intensa di presentazioni, lavori di gruppo e sfide, davanti a un numeroso pubblico, i 3 team vincitori sono stati:

  1. SAMIC (Lugano)
  2. Scarcerle (Padova)
  3. Generator (Lugano)

Queste 3 squadre parteciperanno alla finale svizzera del 3 dicembre a Brugg. Da questa finale saranno scelti i vincitori che rappresenteranno la Svizzera alla finale europea. La finale mondiale seguirà a fine inverno 2012. La FLL infatti si svolge regolarmente in autunno/inverno in oltre 50 nazioni e vede coinvolti più di 100′000 ragazze e ragazzi.

Lo scopo della FLL è di indirizzare i giovani verso professioni di tipo tecnologico, nonché di approfondire lo spirito di gruppo e la creatività. Questi sono pure gli scopi dell’associazione ticinese Robo-Si che ha organizzato il torneo con il supporto della SUPSI, del DECS, del Centro professionale di Trevano e di sponsor privati.

I co-presidenti dell’associazione Robo-Si e animatori del I torneo di robotica ticinese Marco Beltrametti e Andrea Albertini si dichiarano soddisfatti dell’evento, reso possibile grazie alla collaborazione di oltre 30 volontari (giudici, arbitri e animatori) e  seguito da un numeroso pubblico. Essi intendono riproporre il torneo FLL il prossimo anno a Lugano.

Per le ragazze e i ragazzi interessati alla costruzione e alla programmazione del robot si organizzeranno dei corsi di formazione  a partire da inizio 2012. Interessati scrivere a [email protected].
Informazioni di dettaglio sul torneo 2011 e sul prossimo (da primavera 2012), con foto e filmati sono disponibili sul sito www.fll-si.ch

Ricominciano le scuole, con o senza ICT

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L’anno scolastico è da poco iniziato. Le allieve e gli allievi ritornano sui banchi, la maggior parte di loro lasciando il computer a casa. Infatti, nella scuola obbligatoria, portare il proprio computer non è usuale; nemmeno ritrovarne uno sui banchi.
Tuttavia, la scuola obbligatoria ticinese quest’anno presenta alcune novità: per quanto attiene all’integrazione delle ICT, qualcosa si muove.

Presentiamo questo minimo che avanza dal punto di vista del possibile riverbero che questo potrebbe avere su sedi e docenti. Diciamo innanzitutto che se di riverbero si tratta, quanto viene offerto (sperimentazione e formazione)  deve essere oggetto di inquadramento (teoria e ricerca) e accompagnamento (dotazione e formazione). Infatti, le esperienze che a macchia di leopardo vedono integrate le ICT, non fanno testo in un’ottica di generalizzazione se non accompagnate e sostenute.

In particolare vediamo che almeno 3 offensive continuano o iniziano.

  • La prima esperienza, nella scuola elementare, vede protagoniste una decina di classi in cui la matematica viene trattata con un software specifico denominato CAbriElem. I docenti operano in un “…cantiere sempre aperto dove si cerca, attraverso una continua riflessione disciplinare e pedagogica, di individuare quegli ambiti in cui l’informatica può contribuire all’apprendimento“. Per informazioni di dettaglio sull’esperienza e sul corso di formazione/accompagnamento, vedasi il sito di presentazione o l’articolo “Insegnare nella scuola elementare con l’ausilio dell’informatica: una sfida possibile” di Elena Mock pubblicato sulla rivista Scuola Ticinese no. 305.
    In sintesi, si tratta di integrare le ICT come artefatto cognitivo.
  • La seconda, nella scuola media (SM), vede continuare la sperimentazione inerente all’opzione tecnologia SM, opzione inserita nella fascia opzionale di orientamento in IV media della durata di 2 ore. In questa opzione le/gli allieve/i lavorano all’interno di più squadre col robot NXT della Lego, risolvendo compiti complessi, indagando, pianificando, programmando, per poi presentare il loro progetto a fine opzione.
    Un corso di formazione certificato CAS (corso di studi avanzato) denominato CAS tecnologia nella SM (12 ECTS), organizzato dal settore FC del DFA, accompagna questa esperienza, formando i docenti per abilitarli all’insegnamento. Un CAS è terminato a giugno 2011 (vedi) e un altro è da poco iniziato. In totale sono coinvolte una quindicina di sedi di SM. Per informazioni vedi post precedente.
    In sintesi, si tratta di integrare le ICT come oggetto di studio.
  • La terza esperienza è nuova e vede coinvolte 5 sedi di SM con oltre 30 docenti. Come nella precedente, si tratta di sperimentare l’impiego delle ICT in classe accompagnati da un CAS (10ECTS) organizzato dal settore FC del DFA. Il CAS è denominato 3i (Informatica Integrata nell’Insegnamento) e permette ai docenti iscritti di migliorare le conoscenze tecniche e pedagogiche di vari strumenti e servizi ICT per poi integrarli nel loro insegnamento, indipendentemente dalla didattica disciplinare insegnata.
    Per informazioni, vedi post precedente, e la presentazione del corso (sito FC SUPSI-DFA)
    In sintesi, si tratta di sperimentare come integrare le ICT come sussidio didattico.

In conclusione, si può affermare che nella scuola ticinese, qualcosa si muove nel campo dell’integrazione delle ICT, “qualcosa” di strutturato poiché inserito in un contesto di sperimentazione accompagnata (in 2 casi su 3  pure certificata) che si affianca alle varie e valide proposte di docenti, esperti e sedi, esistenti nella scuola ma a macchia di leopardo.

CAS per l’integrazione delle ICT nella Scuola media

modello_ICTIn questi due ultimi decenni si è evidenziato che dotare la scuola di apparecchiature informatiche per sostenere le tradizionali attività didattiche, non porta necessariamente a una loro effettiva integrazione. Questa integrazione deve passare attraverso la modifica del modo di insegnare, modifica che tocca l’ambiente di apprendimento e la didattica.
Un modello teorico interessante d’integrazione è proposto da Simon Hooper e Lloyd P. Rieber del College of Education Universitv of Minnesota e del Department of Instructional Technology – University of Georgia (vedi)

Questo modello propone di andare oltre l’integrazione delle ICT nelle attività del docente, ri-orientandone la pratica didattica. Per permettere questo riorientamento si dovrà necessariamente attivarsi con corsi di formazione continua che sappiano dare supporto alla pratica.

Ecco allora che i CAS (vedi post precedente) possono aiutare in modo pertinente questa crescita. In questi giorni si sta presentando agli addetti ai lavori (direzioni, sedi, docenti di SM) un’opportunità formativa che va in questo senso. Si tratta di un CAS denominato 3i (Informatica Integrata nell’Insegnamento). Questo CAS nasce dall’esigenza dell’Ufficio d’insegnamento medio di preparare docenti di scuola media del canton Ticino a meglio integrare le tecnologie informatiche e multimediali (ICT) nel loro insegnamento, indipendentemente dalla didattica disciplinare insegnata. Il CAS 3i, offerto e coordinato dal DFA, ha una durata di 4 semestri e corrisponde a 10 ECTS. Sarò più esaustivo sul CAS 3i in un successivo post.

Per informazioni di dettaglio, scaricare una presentazione del CAS3i (.pdf)

Creazione dell’associazione Robo-Si

NXTCome detto nel post precedente, chi scrive si impegna a sostenere offerte formative di  qualità in ambito tecnologico, poiché consapevole che i giovani di oggi devono far proprio uno spirito tecnico e imprenditoriale. Quindi, è consapevole della necessità di allargare le offerte formative e di orientamento per i giovani in età di scuola obbligatoria (Scuola media) per raggiungere questo scopo (vedi post precedente).

In quest’ottica ha contribuito a fondare la neo-costituita associazione Robo-Si (dove il “si” sta per “Si alla robotica” ma anche per “Robotica Svizzera italiana”) che ha come scopo principale promuovere e organizzare nella Svizzera italiana le attività educative sostenute dalla First Lego League (FLL), pure organizzando e sostenendo formazioni e attività per i giovani.

L’associazione Robo-Si per il momento sta informando i possibili partner sui suoi scopi, per trovare adesioni istituzionali. Entro metà 2011 proporrà un calendario con le attività che intende organizzare e sostenere.

Per approfondimento, vedi associazione Robo-Si (sito provvisorio).

Per informazioni di dettaglio, scrivere a marco beltrametti.