Tecnologia

Corso “Io e il mio robot 2012″

LocandinaIoEilMioRobot2012L’integrazione dell’informatica nell’insegnamento non è da confondere con l’informatica come oggetto di studio.

Nel primo caso, per integrazione dell’informatica nella scuola si intende, in sintesi, l’impiegare strumenti ICT come supporti didattici sia per il docente (programmazione e lezione) sia per l’allievo/studente (affiancandosi a tradizionali strumenti didattici o al docente).
Nel secondo caso si parla di informatica come oggetto di studio quando si entra nell’ambito della costruzione e programmazione di strumenti ICT di solito opachi come funzionamento. Si tratta cioè di lavorare su oggetti tecnologici cercando di portare a termine progetti creativi in modo singolo o in gruppo. Questo va nel senso soprattutto di orientare i/le giovani verso professioni tecnologiche (meccaniche, informatiche).
Per questo scopo l’associazione Robo-Si  che già ha organizzato il torneo robotico nello scorso novembre al DFA di Locarno offre un corso per giovani tra i 10 e i 15 anni, corso utile a perseguire lo scopo definito poc’anzi, nel tempo libero.

Ecco l’informazione di lancio del corso che sta riscuotendo successo malgrado l’alto costo. Costo che , a detta degli organizzatori, potrà essere diminuito qualora si troveranno sponsor utili a finanziare questo tipo di attività.

L’associazione Robo-Si ha come come scopi la diffusione e promozione della robotica nell’educazione e il promuovere e organizzare attività educative e formative per i giovani nella Svizzera italiana. Orientare cioè i giovani verso professioni di tipo tecnico in modo da rispondere alle esigenze professionali del futuro.

Articolo | sito delle attività dell’associazione | locandina del corso

Torneo di robotica al DFA

First Lego League di LocarnoSabato 26 novembre si è svolto con successo alla SUPSI, Dipartimento formazione e apprendimento di Locarno, un torneo di robotica, eliminatoria regionale svizzera della First Lego League (FLL).

10 team – composti da ragazze e ragazzi tra i 10 e i 16 anni – si sono sfidati con i loro robot nelle prove della FLL. I team erano accompagnati da un adulto in veste di coach. Le prove prevedevano di trattare problemi inerenti al tema dell’alimentazione (Food Factory), presentando a una giuria di esperti una soluzione originale. Inoltre, i team dovevano costruire un robot NXT con cubetti Lego in modo da poter eseguire su grandi tavoli da gioco delle sfide robotiche, sempre attinenti al tema dell’alimentazione, coordinate da arbitri. I ragazzi e le ragazze sono stati infine valutati sulla loro capacità di lavorare e progettare in gruppo e sull’originalità della costruzione del robot e della sua programmazione.

Dopo una giornata intensa di presentazioni, lavori di gruppo e sfide, davanti a un numeroso pubblico, i 3 team vincitori sono stati:

  1. SAMIC (Lugano)
  2. Scarcerle (Padova)
  3. Generator (Lugano)

Queste 3 squadre parteciperanno alla finale svizzera del 3 dicembre a Brugg. Da questa finale saranno scelti i vincitori che rappresenteranno la Svizzera alla finale europea. La finale mondiale seguirà a fine inverno 2012. La FLL infatti si svolge regolarmente in autunno/inverno in oltre 50 nazioni e vede coinvolti più di 100′000 ragazze e ragazzi.

Lo scopo della FLL è di indirizzare i giovani verso professioni di tipo tecnologico, nonché di approfondire lo spirito di gruppo e la creatività. Questi sono pure gli scopi dell’associazione ticinese Robo-Si che ha organizzato il torneo con il supporto della SUPSI, del DECS, del Centro professionale di Trevano e di sponsor privati.

I co-presidenti dell’associazione Robo-Si e animatori del I torneo di robotica ticinese Marco Beltrametti e Andrea Albertini si dichiarano soddisfatti dell’evento, reso possibile grazie alla collaborazione di oltre 30 volontari (giudici, arbitri e animatori) e  seguito da un numeroso pubblico. Essi intendono riproporre il torneo FLL il prossimo anno a Lugano.

Per le ragazze e i ragazzi interessati alla costruzione e alla programmazione del robot si organizzeranno dei corsi di formazione  a partire da inizio 2012. Interessati scrivere a [email protected].
Informazioni di dettaglio sul torneo 2011 e sul prossimo (da primavera 2012), con foto e filmati sono disponibili sul sito www.fll-si.ch

Torneo di Robot al DFA di Locarno: si parte!

PrintÈ ufficiale: il sabato 26 novembre 2011 si terrà presso il DFA di Locarno il primo torneo di First LEGO League (FLL) della Svizzera italiana.

Come già scritto in un precedente post (vedi), il torneo permette a giovani tra i 10 e i 16 anni, suddividi in squadre con ognuna un coach adulto, di confrontarsi in varie sfide. Essi devono progettare, costruire  e programmare un robot LEGO NXT, costruito con cubetti Lego e con sensori e automazioni, affinché sia in grado di svolgere, durante il torneo e in un periodo di tempo limitato, una serie di compiti, muovendosi su un tavolo da gioco con vari percorsi e ostacoli. Inoltre, sempre in gruppo, devono riflettere attorno a un tema diverso ogni anno presentando nel torneo di FLL le loro conclusioni.
Le squadre si incontrano in tornei a livello nazionale e/o internazionale. In questi tornei le squadre vengono valutate secondo quattro criteri: la concezione e la programmazione del robot, il progetto di ricerca, il lavoro di squadra e il torneo.
Il tema della FLL per il 2011 è “Food Factor”.

Per saperne di più sul torneo al quale tutti sono invitati come spettatori, seguite il sito ufficiale della FLL-SI (Svizzera Italiana) via RSS oppure seguite l’account di FLL-Si via twitter.

Siete invitati come spettatori dalle 9.00 alle 16.30 al 21 novembre. Buvette e pranzo in luogo.

Ricominciano le scuole, con o senza ICT

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L’anno scolastico è da poco iniziato. Le allieve e gli allievi ritornano sui banchi, la maggior parte di loro lasciando il computer a casa. Infatti, nella scuola obbligatoria, portare il proprio computer non è usuale; nemmeno ritrovarne uno sui banchi.
Tuttavia, la scuola obbligatoria ticinese quest’anno presenta alcune novità: per quanto attiene all’integrazione delle ICT, qualcosa si muove.

Presentiamo questo minimo che avanza dal punto di vista del possibile riverbero che questo potrebbe avere su sedi e docenti. Diciamo innanzitutto che se di riverbero si tratta, quanto viene offerto (sperimentazione e formazione)  deve essere oggetto di inquadramento (teoria e ricerca) e accompagnamento (dotazione e formazione). Infatti, le esperienze che a macchia di leopardo vedono integrate le ICT, non fanno testo in un’ottica di generalizzazione se non accompagnate e sostenute.

In particolare vediamo che almeno 3 offensive continuano o iniziano.

  • La prima esperienza, nella scuola elementare, vede protagoniste una decina di classi in cui la matematica viene trattata con un software specifico denominato CAbriElem. I docenti operano in un “…cantiere sempre aperto dove si cerca, attraverso una continua riflessione disciplinare e pedagogica, di individuare quegli ambiti in cui l’informatica può contribuire all’apprendimento“. Per informazioni di dettaglio sull’esperienza e sul corso di formazione/accompagnamento, vedasi il sito di presentazione o l’articolo “Insegnare nella scuola elementare con l’ausilio dell’informatica: una sfida possibile” di Elena Mock pubblicato sulla rivista Scuola Ticinese no. 305.
    In sintesi, si tratta di integrare le ICT come artefatto cognitivo.
  • La seconda, nella scuola media (SM), vede continuare la sperimentazione inerente all’opzione tecnologia SM, opzione inserita nella fascia opzionale di orientamento in IV media della durata di 2 ore. In questa opzione le/gli allieve/i lavorano all’interno di più squadre col robot NXT della Lego, risolvendo compiti complessi, indagando, pianificando, programmando, per poi presentare il loro progetto a fine opzione.
    Un corso di formazione certificato CAS (corso di studi avanzato) denominato CAS tecnologia nella SM (12 ECTS), organizzato dal settore FC del DFA, accompagna questa esperienza, formando i docenti per abilitarli all’insegnamento. Un CAS è terminato a giugno 2011 (vedi) e un altro è da poco iniziato. In totale sono coinvolte una quindicina di sedi di SM. Per informazioni vedi post precedente.
    In sintesi, si tratta di integrare le ICT come oggetto di studio.
  • La terza esperienza è nuova e vede coinvolte 5 sedi di SM con oltre 30 docenti. Come nella precedente, si tratta di sperimentare l’impiego delle ICT in classe accompagnati da un CAS (10ECTS) organizzato dal settore FC del DFA. Il CAS è denominato 3i (Informatica Integrata nell’Insegnamento) e permette ai docenti iscritti di migliorare le conoscenze tecniche e pedagogiche di vari strumenti e servizi ICT per poi integrarli nel loro insegnamento, indipendentemente dalla didattica disciplinare insegnata.
    Per informazioni, vedi post precedente, e la presentazione del corso (sito FC SUPSI-DFA)
    In sintesi, si tratta di sperimentare come integrare le ICT come sussidio didattico.

In conclusione, si può affermare che nella scuola ticinese, qualcosa si muove nel campo dell’integrazione delle ICT, “qualcosa” di strutturato poiché inserito in un contesto di sperimentazione accompagnata (in 2 casi su 3  pure certificata) che si affianca alle varie e valide proposte di docenti, esperti e sedi, esistenti nella scuola ma a macchia di leopardo.

ICT e Psico-pedagogia | Libri di testo: carta, bit e anche video

Nell’ambito del  corso “Integrazione delle ICT nella SM” inserito nel piano studi del Master of Arts SUPSI in Insegnamento nella scuola media 2010/2011, è stato chiesto ai partecipanti di redigere riflessioni tematiche sotto forma di blog. Il post che segue è uno tra quelli ritenuti meritevoli di pubblicazione.
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imm_master11Il 29 maggio dalla costa ovest degli Stati Uniti è arrivata l’attesa e da alcuni temuta notizia: l’ebook ha superato il libro cartaceo.  La notizia data dal portale a stelle e strisce di Amazon è poi rimbalzata tra le pagine online di praticamente tutti i siti di notizie del mondo. Grazie alla sempre maggiore diffusione dei supporti digitali, gli ebook sono sempre più interessanti sia per il lettore, sia per l’editore. Tra questi Zanichelli, che tra i suoi titoli ha numerosi volumi scolastici, ha messo in piedi un spazio virtuale dedicato espressamente a studenti e docenti che affianca il sempre più fornito negozio online dal quale si possono comperare i libri di testo in tutte le loro forme.

Questi nuovi strumenti offrono la possibilità di accedere a una serie di contenuti aggiuntivi, disponibili in varie forme (.pdf, .mp3, etc.), che rappresentano dei plus-valori notevoli e che possono aiutare l’allievo nel processo di apprendimento. Nuovi strumenti che, offrendo online esercizi e test, modificano l’utilizzo del libro (che nel caso si sia acquistata la versione cartacea è disponibile gratuitamente anche in formato .pdf) rendendo l’allievo più attivo nel suo studio e permettendogli di attivare differenti forme di intelligenza.

Tra gli strumenti mediatori inseriti nel triangolo pedagogico, quelli appena descritti sollevano inevitabilmente alcune domande:

  • quale beneficio reale hanno gli allievi da questa modalità di apprendimento?
  • Aiutano lo sviluppo dell’indipendenza e della responsabilizzazione dell’allievo (SE) o unicamente la costruzione di un sapere mnemonico(S)?
  • Se l’ICT in classe rappresenta uno strumento di mediazione con l’insegnante, quando l’allievo studia a casa quale ruolo assumono?

Autore: Saul Gabaglio

Terminato il CAS “Opzione tecnologia SM”

RoboteamIl 22 giugno 2011 è terminato il CAS (corso di studi avanzato) denominato CAS tecnologia nella SM (12 ECTS) che ha formato e abilitato 7 docenti di SM di discipline diverse a insegnare nell’opzione tecnologia e lavoro per progetti nella SM, usando il robot NXT della Lego. Il CAS in questione è stato organizzato dal servizio di formazione continua del DFA-SUPSI.

L’opzione tecnologia inserita nella fascia opzionale di orientamento in IV media è un’opzione settimanale  della durata di 2 ore, per  gruppi di al massimo 15 allieve/i. In questa opzione le/gli allieve/i lavorano all’interno di più squadre col robot NXT della Lego, risolvendo compiti complessi, indagando, pianificando, programmando, per poi presentare il loro progetto a fine opzione.
Dopo un inizio di sperimentazione promettente, l’Ufficio d’Insegnamento Medio del canton Ticino (UIM) ha deciso di proporre questa offerta formativa alle sedi di SM che condividono questa visione di orientamento alla tecnologia. Per insegnare in questa opzione è necessario seguire un Certificato di Studi Avanzati (CAS) denominato Tecnologia e lavoro per progetti nella SM.
Lo scopo principale dell’opzione è rintracciabile nell’orientamento dei/lle giovani che si iscrivono verso professioni di tipo informatico. L’opzione tende a proporre l’informatica come oggetto di studio.

Il CAS in questione ha permesso di costruire nei/lle docenti che l’hanno terminato:

  • competenze tecniche di programmazione del sistema NXT,
  • competenze pedagogiche legate al lavoro per progetti,
  • un’esperienza professionale tramite lo svolgimento dell’opzione tecnologica per un anno con l’accompagnamento di esperti.

In primavera il CAS  tecnologia nella SM è stato riproposto e una dozzina di docenti si sono iscritti. Questo permette di affermare che la proposta di opzione e di orientamento è ben accetta dalle varie componenti scolastiche e , si spera, potrà avere ulteriori sviluppi nell’ambito dell’informatica come oggetto di studio.

Prima ASSEMBLEA associazione Robo-Si

robo-si_sbanMartedì 10 maggio dalle 20.15 presso il ristorante Alpino di Rivera avrà luogo la prima assemblea dell’associazione Robo-Si.

Robo-Si – fondata a fine 2010 – sostiene attività formative ed educative nel tempo libero e scolastico dei giovani e organizza formazioni e attività attinenti all’ambito tecnologico. Tra queste, l’organizzazione di un primo torneo regionale di robot, secondo il modello First Lego League, nella Svizzera italiana (FLL-Si) che dovrebbe svolgersi in novembre 2011.

Robo-Si ha il sostegno di varie Istituzioni ticinesi che formano giovani (DECS, SUPSI-DFA, SUPSI-DTI) e la sua attività può essere consultata sul sito www.robo-si.ch .

L’invito è rivoltoalle persone potenzialmente interessate agli scopi propugnati dall’associazione, con invito a diventarne socio. 
I soci di Robo-Si si dividono in 2 categorie:
•    attivi: si occupano delle attività dell’associazione e hanno diritto di voto;
•    amici dell’associazione: versano annualmente un contributo quali sostenitori; sono informati riguardo all’attività.

L’ordine del giorno della prima assemblea sarà:
•    introduzione
•    situazione inerente al sostengo istituzionale
•    situazione e previsione di ricerca di sponsor sostenitori
•    presentazione dell’organizzazione del torneo di FLL
•    nomina dei membri del comitato 2011
•    eventuali

La tassa di adesione all’associazione Robo-Si è di fr 30.- l’anno che possono essere versati sul conto dell’associazione (IBAN CH07 8037 9000 0018 0108 7) oppure tramite polizza di versamento da chiedere a [email protected] .

Riferimenti: sito Robo-si | sito First Lego League ticino (FLL-Si) | twitter FLL-SI

Un torneo di robot in Ticino

PrintÈ ufficiale: in novembre verrà organizzato anche in Ticino un torneo di robot, all’interno della First Lego League (FLL) svizzera.

Cos`è la First Lego League? Quali gli scopi? Perché un interesse nel campo della formazione scolastica?

Cos`è la First Lego League (FLL)?
La FLL è momento di confronto della durata di un giorno che offre ai gruppi di giovani partecipanti la possibilità di risolvere problemi in settori scientifici, utilizzando un approccio professionale. Questo approccio passa attraverso la ricerca, lo scambio, la progettazione, la costruzione e la verifica.

Con l’anticipo di 8 settimane rispetto all’inizio del torneo, i/le giovani da 10 a 16 anni che partecipano – a squadre – devono riflettere attorno a un tema imposto. Essi devono progettare e programmare un robot LEGO NXT, costruito con cubetti Lego e con sensori e automazioni, in grado di svolgere una serie di test in un periodo di tempo limitato. Devono pure riflettere sul tema imposto e proporre i loro pareri. Le squadre iscritte, se verranno selezionate, si incontreranno successivamente in tornei nazionale e internazionale.
In questa FLL le squadre vengono valutate secondo quattro criteri: la concezione e la programmazione del robot, il progetto di ricerca, il lavoro di squadra e il torneo.

Quali gli scopi?
Le ragazze e i ragazzi iscritti al torneo di FLL devono risolvere compiti per loro complessi, indagando, pianificando, progettando e programmando, per poi presentare il loro lavoro a fine anno scolastico. Quindi, scopi inerenti alla programmazione (ambito logico-analitico), alla progettazione (ambito progettuale), alla valorizzazione del lavoro di  squadra (ambito socio-relazionale), nonché al realizzare presentazioni (ambito comunicativo).

Perché un interesse nel campo della formazione scolastica?
L’interesse per l’ambito formativo (scolastico e tempo libero) risiede nel divertimento suscitato dalle sfide all’interno del torneo FLL – simile all’ambiente sportivo -  e soprattutto nella partecipazione ad attività che  innescano la costruzione di  competenze nell’ambito della scienza e della tecnologia, orientando così i/le partecipanti verso questi settori professionali.

Per saperne di più:

sito del torneo FLL ticinese | indirizzo per comunicazioni dirette | twitter di FLL-Si

CAS per l’integrazione delle ICT nella Scuola media

modello_ICTIn questi due ultimi decenni si è evidenziato che dotare la scuola di apparecchiature informatiche per sostenere le tradizionali attività didattiche, non porta necessariamente a una loro effettiva integrazione. Questa integrazione deve passare attraverso la modifica del modo di insegnare, modifica che tocca l’ambiente di apprendimento e la didattica.
Un modello teorico interessante d’integrazione è proposto da Simon Hooper e Lloyd P. Rieber del College of Education Universitv of Minnesota e del Department of Instructional Technology – University of Georgia (vedi)

Questo modello propone di andare oltre l’integrazione delle ICT nelle attività del docente, ri-orientandone la pratica didattica. Per permettere questo riorientamento si dovrà necessariamente attivarsi con corsi di formazione continua che sappiano dare supporto alla pratica.

Ecco allora che i CAS (vedi post precedente) possono aiutare in modo pertinente questa crescita. In questi giorni si sta presentando agli addetti ai lavori (direzioni, sedi, docenti di SM) un’opportunità formativa che va in questo senso. Si tratta di un CAS denominato 3i (Informatica Integrata nell’Insegnamento). Questo CAS nasce dall’esigenza dell’Ufficio d’insegnamento medio di preparare docenti di scuola media del canton Ticino a meglio integrare le tecnologie informatiche e multimediali (ICT) nel loro insegnamento, indipendentemente dalla didattica disciplinare insegnata. Il CAS 3i, offerto e coordinato dal DFA, ha una durata di 4 semestri e corrisponde a 10 ECTS. Sarò più esaustivo sul CAS 3i in un successivo post.

Per informazioni di dettaglio, scaricare una presentazione del CAS3i (.pdf)

Il viaggiatore scientifico 5

viaggiatore_scientificoAnche quest’anno, continuando una (quasi) tradizione, il DFA propone una giornata  dedicata alla divulgazione scientifica, ai suoi aspetti spettacolari e a nuove proposte didattiche. Questa giornata avrà luogo il sabato 19 febbraio 2011 Ore 8.30 Aula magna, Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) SUPSI Piazza San Francesco 19, Locarno.

Di seguito i temi affrontati in conferenze e atelier:

* Un po’ di fisica nella scuola dell’infanzia?

* Quelques démonstrations de chimie de niveau gymnase

* La Scatola di Einstein a Barcellona

* Come funziona il sapone?

* Il LASER compie 50 anni!

* Fisica Sognante – Fisica e giocoleria

Informazioni di dettaglio:

Creazione dell’associazione Robo-Si

NXTCome detto nel post precedente, chi scrive si impegna a sostenere offerte formative di  qualità in ambito tecnologico, poiché consapevole che i giovani di oggi devono far proprio uno spirito tecnico e imprenditoriale. Quindi, è consapevole della necessità di allargare le offerte formative e di orientamento per i giovani in età di scuola obbligatoria (Scuola media) per raggiungere questo scopo (vedi post precedente).

In quest’ottica ha contribuito a fondare la neo-costituita associazione Robo-Si (dove il “si” sta per “Si alla robotica” ma anche per “Robotica Svizzera italiana”) che ha come scopo principale promuovere e organizzare nella Svizzera italiana le attività educative sostenute dalla First Lego League (FLL), pure organizzando e sostenendo formazioni e attività per i giovani.

L’associazione Robo-Si per il momento sta informando i possibili partner sui suoi scopi, per trovare adesioni istituzionali. Entro metà 2011 proporrà un calendario con le attività che intende organizzare e sostenere.

Per approfondimento, vedi associazione Robo-Si (sito provvisorio).

Per informazioni di dettaglio, scrivere a marco beltrametti.

Opzione tecnologia nella scuola media

NXT3I giovani d’oggi sono fortemente tecnologicizzati: anche per questo sono definiti “nativi digitali”. Essi sono utilizzatori di strumenti e servizi tecnologici, consumatori di grandi quantità di informazioni multimediali e si relazionano tramite piattaforme digitali. Tuttavia, questi stessi nativi digitali dimostrano poco interesse per l’acquisizione di competenze utili alla progettazione di strumenti e servizi digitali e possiedono poco spirito imprenditoriale e creativo, competenze e qualità sempre più richieste a livello professionale, soprattutto ingegneristico.

Come formatori di giovani non possiamo rimanere indifferenti a questi massicci utilizzi della tecnologia e alla scarsa propensione verso professioni tecniche. Sosteniamo quindi anche attività scolastiche che permettano di orientare i giovani verso la tecnologia. Sono dunque benvenute proposte che – in modo ludico – guidano i giovani in progetti e sostengono attività propedeutiche di approccio alla tecnologia, permettendo di rispondere convenientemente alle sfide tecnologiche e professionali future. 
In particolare, siamo convinti che attività come quelle sperimentate nell’attuale opzione tecnologia inserita nella fascia opzionale di orientamento in IV media  hanno una grande importanza per rapporto alle professioni di tipo tecnico e ingegneristico.

L’opzione tecnologia inserita nella fascia opzionale di orientamento in IV media è un’opzione settimanale  della durata di 2 ore, per  gruppi di al massimo 15 allieve/i. In questa opzione le/gli allieve/i lavorano all’interno di più squadre col robot NXT della Lego, risolvendo compiti complessi, indagando, pianificando, programmando, per poi presentare il loro progetto a fine opzione. Dopo un inizio di sperimentazione promettente, l’Ufficio d’Insegnamento Medio del canton Ticino (UIM) ha deciso di proporre questa offerta formativa alle sedi si SM che condividono questa visione di orientamento alla tecnologia. Per insegnare in questa opzione è necessario seguire un Certificato di Studi Avanzati (CAS) denominato Tecnologia e lavoro per progetti nella SM.

Non toglieteci l’internet

strade e autostradeI giovani d’oggi -  i cosiddetti “nativi digitali” – usano massicciamente le tecnologie e sono regolarmente connessi a internet, almeno durante il loro tempo libero.
Da questi usi e da questa connessione nascono abitudini comunicative e culturali che essi vorrebbero poter applicare anche a scuola, sia in classe, sia nelle ore buche.
Tuttavia, l’impiego di servizi internet o l’accesso a dati e siti dalla sede scolastica a volte risulta negato, filtrato da firewall.
Su questo punto alcuni di questi studenti legittimamente reclamano e chiedono aperture di rete che non sempre sono possibili.

Questo tema è sentito soprattutto dagli studenti e dalle studentesse maggiorenni, quindi agli ultimi anni di studio delle Scuole medie superiori.
Un gruppo di loro – Scuola Cantonale di Commercio – ha realizzato nel corso dell’attuale anno scolastico un itinerario didattico sul tema, nell’ambito delle ore di Comunicazione  in collaborazione con  retedue, trasmissione Geronimo web.

Il sottoscritto ha pure partecipato – in classe – ad alcune discussioni sui vari argomenti con la docente Natalia Lepori.
Il percorso didattico sul tema, selezionato e montato, è disponibile via podcast nella sezione RSIRETE DUE di Geronimo web.

Sono intervenuti, oltre agli studenti , Luca Botturi e Marco Beltrametti, docenti presso il DFA della SUPSI, Lara Zgraggen, autrice con Michele Mainardi di “Minori e internet” uno studio promosso dal dipartimento Scienze aziendali e sociali della SUPSI, Diego Erba, capo della divisione della scuola presso il dipartimento Educazione Cultura e Sport e Roberto Lauriola, docente presso la SSIG (Scuola Superiore di Informatica e Gestione di Bellinzona).

Giornata di scambio e2change di educanet2

educanet2_bernaIl 19 maggio, allo Stade de Suisse di Berna si è tenuto l’annuale incontro dei membri e degli amministratori scolastici di educanet2.
Lo scopo dell’incontro, frequentato da centinaia di docenti prevenienti da scuole di vari cantoni, aveva come obiettivi:
- scoprire le visioni del futuro
- scambiare esperienze con altri colleghi e con amministratori di altri istituti
- approfittare della formazione continua impartita da colleghi e amministratori esperti
- ricevere personalmente aiuto e risposte dal team educanet²

Quest’anno erano presenti addirittura 5 docenti proveniente dal Ticino,rappresentanti di SE e SM, vedi nella foto, mancante del sottoscritto. Questo è di buon auspicio per un maggior impiego di educanet2 nelle nostre scuole, contraddicendo la tendenza evidenziata in un precedente post .

Da segnalare un’interessante conferenza del prof Pierre Dillenbourg (EPFL Losanna) che ha messo in risalto il ruolo dell’insegnante il quale – anche in una classe integrante le ICT – mantiene un ruolo centrale, insostituibile. Dillenbourg ha pure mostrato tecnologie a supporto della didattica di classe costruite all’EPFL, semplici, adattate alla didattica impiegata – indipendentemente dalla connotazione (behaviorista o costruttivista) -, oggetti ICT d’insegnamento  che hanno permesso di ridurre i tempi dello studente dedicati all’apprendimento di un concetto o all’esercitazione.

Gli atelier hanno confermato come – tramite strumenti e servizi disponibili in educanet2 – esistano delle pratiche didattiche di classe, paradigmatiche, che possono appunto fungere da esempio.

Inoltre, sono stati presentati nuovi servizi già utilizzabili da subito nonché miglioramenti e segnalato un testo sul tema dell’impiego di piattaforme di studio in classe: DOMINK PETKO, Lernplattformen in Schulen, VS Verlag, 2010, ISBN978-3-53116718-3

Nuova opzione tecnologica nella Scuola Media ticinese

Se non al 100%, almeno al 95% posso affermare che, a partire dal prossimo anno scolastico, inizierà in IV SM – almeno per ora in modo sperimentale – un’opzione tecnologica che prevede anche la programmazione del robot NXT (vedi).

Questa sperimentazione è importante poiché permette, in sintesi, di:

  • integrare uno strumento ICT nella formazione
  • dare la possibilità alle/gli allieve/i di avvicinarsi alla programmazione e alla robotica
  • proporre una metodologia di lavoro per progetti ampiamente testata a livello internazionale.

Ecco le competenze che si vorrebbero raggiungere a fine corso:NXT2
Ambito logico-analitico: saper analizzare un progetto da eseguire con metodo, programmandolo (logica), traducendolo formalmente (programmazione), verificandone il risultato e implementando eventuali adattamenti (meta-riflessione).

  • Ambito progettuale: comprendere la necessità di pianificare progetti di lunga durata con il coinvolgimento di più persone.
  • Ambito socio-relazionale: saper interagire con più persone dello stessa squadra, valorizzando le competenze e le caratteristiche dei singoli, rispettandone le individualità.
  • Ambito comunicativo: essere in grado di sintetizzare e comunicare (via canali di diffusione sincroni e asincroni) il progetto realizzato.
  • Ambito manuale: saper assemblare pezzi riproducendo modelli e rifacendo procedure descrittive (costruzioni e ingranaggi Lego).

Parallelamente alla sperimentazione, verrà offerto ai docenti delle sedi interessate un corso di formazione con certificazione, abilitante all’insegnamento nel modulo tecnologico. Infatti, non risulta possibile insegnare nell’opzione senza aver seguito il corso e conseguito la certificazione prevista.

Per avere più informazioni di dettaglio è possibile scaricare un documento di sintesi (.pdf)

Smartpen: dalla scrittura manuale a quella digitale

livescrive-pulse-smartpen-3Smartpen è una penna elettronica in alluminio. Al suo interno c’è un computer. Cosa è in grado di offrire questa penna-computer?
Scrivendo normalmente, Smartpen può:
- registrare tracce audio corrispondenti agli appunti che si stà scrivendo;
- tracciare in modo completo i movimenti di chi scrive, sia per quanto riguarda la posizione esatta sul foglio, sia per quanto concerne i tempi entro i quali si scrive/disegna.
Questo è reso possibile dalla tecnologia impiegata nella realizzazione della carta. In effetti la Smartpen va usata unicamente su fogli/quaderni appositi che ne sanno orientare la posizione, letta dalla videocamera interna.
I quaderni forniti con la Smartpen incorporano anche una serie di simboli che servono per leggere l’ora/data, per conoscere quanto spazio rimane nella memoria e per sapere la carica delle batterie. Sono inoltre disponibili simboli per l’uso della calcolatrice e per modificare le impostazioni interne della penna (sensibilità del microfono, luminosità display, intensità volume e orientamento della scrittura per destrimani o mancini).

Esiste una comunità Livescribe e un software relativo, per la realizzazione e la distribuzione di applicativi programmati da esterni, sul modello delle app dell’Iphone della Apple.

Con il software LiveScribe Desktop è possibile scaricare sul proprio computer (pc o mac) i file registrati, rivedere le pagine scritte in forma grafica e ricercarvi parole specifiche. Impressionante è la capacità di trovare delle parole scritte con calligrafia “da gallina”. È pure possibile memorizzare registrazioni sul proprio account web, per condividere facilmente il proprio lavoro.

L’uso è immediato, i simboli presenti in prossimità del profilo inferiore delle pagine consentono di avviare/terminare la registrazione e/o metterla in pausa. È possibile saltare tra le diverse registrazioni o all’interno di una di queste. Sempre cliccando i simboli disegnati, è consentita la modifica del volume di riproduzione e la velocità di playback. La croce direzionale permette invece di scorrere nel menu della penna, osservando il display e selezionando le voci che ci interessano.

Per approfondimenti: sito Livescribe | sito CH | tutoriale in italiano

Ma, a chi è utile questo smartpen?
Smartpen è senza dubbio un oggetto tecnologico interessante che può essere adottato da chi redige testi e prende appunti, per esempio studenti e docenti. Potrebbe essere impiegata per chi ha problemi di scrittura (disgrafia) per rivedere i propri scritti. Altre applicazioni e usi sono possbili, magari non corrispondenti con il target sopra descritto.

Chi scrive, l’ha usata e l’ha abbandonata dopo la fase di test perché:
- troppo grossa per essere impugnata con comodità (gli allievi con mani più piccole come faranno?)
- scrittura troppo “dura” per chi è abituato a penne “morbide” (penne stilografiche)
- registrazioni in diretta possibili anche con altri apparecchi elettronici (telefonini)
- plus-valore della digitalizzazione degli appunti inferiore alle (mie) aspettative

Ma, io non sono che un utente tra i tanti. Le mie impressioni sono opinabili. Lanciamo il dibattito…

La top ten 2009 dei tools ICT utili alla formazione

Come ogni anno, ecco anche per il 2009 l’elenco dei “Top 100 Tools for Learning“, calcolato sulla base dei contributi di 278 professionisti (pedagogisti, docenti, universitari) di tutto il mondo. La classifica è pubblicata da  Jane Hart, consulente nel campo della formazione e dell’apprendimento e fondatrice del Centre for Learning & Performance Technologies.
Evidentemente l’uso di questi servizi è principalmente utile in un contesto di formazione di adulti. Tuttavia, alcuni di questi servizi potrebbero essere proficuamente implementati nell’ambito didattico di classe, sia nella scuola obbligatoria sia nel medio superiore.
Personalmente impiego attivamente e con successo quasi tutti i primi 10 della classifica. Uno – il blog (Wordpress) – lo state usando in questo momento. Infatti è grazie a questo tool che il mio blog viene pubblicato.
Twitter e Delicious (i primi due della topten) sono tra i miei preferiti. Al primo ho anche dedicato un post specifico, Twitter nella didattica.

Consiglio i docenti che usano regolarmente le ICT per o nella formazione, di conoscere – se già non ne sono a conoscenza – almeno i primi 10, per vedere se uno di questi potrebbe magari suscitare  idee didattiche, idee evidentemente che devono basarsi  su una pratica di classe consolidata.
La classifica del 2009 dei primi 10 tools utili alla formazione

1. Twitter
2.  Delicious
3. YouTube
4. Google Reader
5. Google Docs
6. Wordpress
7. Slideshare
8. Google Search
9. Audacity
10 Firefox