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Smartpen: dalla scrittura manuale a quella digitale
Smartpen è una penna elettronica in alluminio. Al suo interno c’è un computer. Cosa è in grado di offrire questa penna-computer?
Scrivendo normalmente, Smartpen può:
- registrare tracce audio corrispondenti agli appunti che si stà scrivendo;
- tracciare in modo completo i movimenti di chi scrive, sia per quanto riguarda la posizione esatta sul foglio, sia per quanto concerne i tempi entro i quali si scrive/disegna.
Questo è reso possibile dalla tecnologia impiegata nella realizzazione della carta. In effetti la Smartpen va usata unicamente su fogli/quaderni appositi che ne sanno orientare la posizione, letta dalla videocamera interna.
I quaderni forniti con la Smartpen incorporano anche una serie di simboli che servono per leggere l’ora/data, per conoscere quanto spazio rimane nella memoria e per sapere la carica delle batterie. Sono inoltre disponibili simboli per l’uso della calcolatrice e per modificare le impostazioni interne della penna (sensibilità del microfono, luminosità display, intensità volume e orientamento della scrittura per destrimani o mancini).
Esiste una comunità Livescribe e un software relativo, per la realizzazione e la distribuzione di applicativi programmati da esterni, sul modello delle app dell’Iphone della Apple.
Con il software LiveScribe Desktop è possibile scaricare sul proprio computer (pc o mac) i file registrati, rivedere le pagine scritte in forma grafica e ricercarvi parole specifiche. Impressionante è la capacità di trovare delle parole scritte con calligrafia “da gallina”. È pure possibile memorizzare registrazioni sul proprio account web, per condividere facilmente il proprio lavoro.
L’uso è immediato, i simboli presenti in prossimità del profilo inferiore delle pagine consentono di avviare/terminare la registrazione e/o metterla in pausa. È possibile saltare tra le diverse registrazioni o all’interno di una di queste. Sempre cliccando i simboli disegnati, è consentita la modifica del volume di riproduzione e la velocità di playback. La croce direzionale permette invece di scorrere nel menu della penna, osservando il display e selezionando le voci che ci interessano.
Per approfondimenti: sito Livescribe | sito CH | tutoriale in italiano
Ma, a chi è utile questo smartpen?
Smartpen è senza dubbio un oggetto tecnologico interessante che può essere adottato da chi redige testi e prende appunti, per esempio studenti e docenti. Potrebbe essere impiegata per chi ha problemi di scrittura (disgrafia) per rivedere i propri scritti. Altre applicazioni e usi sono possbili, magari non corrispondenti con il target sopra descritto.
Chi scrive, l’ha usata e l’ha abbandonata dopo la fase di test perché:
- troppo grossa per essere impugnata con comodità (gli allievi con mani più piccole come faranno?)
- scrittura troppo “dura” per chi è abituato a penne “morbide” (penne stilografiche)
- registrazioni in diretta possibili anche con altri apparecchi elettronici (telefonini)
- plus-valore della digitalizzazione degli appunti inferiore alle (mie) aspettative
Ma, io non sono che un utente tra i tanti. Le mie impressioni sono opinabili. Lanciamo il dibattito…
13 Marzo 2010 - 09:26
Io utilizzo questa smartpen da un paio di mesi e trovo che, pur non essendo ancora perfetta, possieda delle enormi potenzialità. Uno degli aspetti più interessanti, almeno per i golosi di tecnologia, é la SDK pubblica distribuita dalla Livescribe che permette a chiunque (ne sia capace) di scrivere dei programmi in Java per la Pulse. Sempre con la SDK é possibile creare dei fogli personalizzati (schede didattiche, fogli parlanti, esercizi…) che si possono poi stampare con una normale stampante e poi utilizzare con la Pulse. Per ora le applicazioni disponibili nell’App Store Livescribe sono solo una cinquantina ma, visto che la SDK é pubblica e gratuita, potrebbero diventare presto molte di più (http://www.livescribe.com/store/20070723002/c-115.htm).
Pur essendo entusiasta della mia Pulse e pur utilizzandola tutti i giorni reputo che questo prodotto non sia ancora maturo. Se riuscirà a superare l’adolescenza potrebbe diventare veramente interessante per un pubblico molto vasto e ambire alla conquista di una fetta del mercato di palmari e laptop. Io sto già fantasticando su una nuova versione più piccola e maneggevole e soprattutto munita di wireless (bluetooth?). Una Pulse capace di connessioni wireless potrebbe essere utilizzata ad esempio come lavagna digitale in classe; basterebbe una penna un macbook e un beamer…
Una ipotetica terza versione (lascio correre la fantasia a briglie sciolte) potrebbe addirittura possedere un modulo GSM/GPS e un beamer led integrati e divenire l’Alternativa a smart phones e portatili e, perché no, personal computer.