Apprendere, formarsi, comunicare ed essere critici con le ICT
Esempi d’integrazione di strumenti/servizi ICT nella scuola
Integrare uno strumento informatico in un contesto formativo di classe significa mettere il computer al servizio della metodologia didattica per raggiungere, con qualità accresciuta, gli obiettivi previsti. Lo strumento o il servizio informatico si inseriscono nel processo didattico, passando in secondo piano per rapporto al compito che supportano, integrandosi. Infatti, lʼintegrazione delle ICT nella formazione ha come scopo la valorizzazione del compito da eseguire, usando lo strumento come mezzo e non come fine. Viene così a crearsi un plusvalore dato dalla tecnologia integrata.
Il movimento tendente a inserire le ICT nella formazione scolastica è in atto da circa 20 anni. Lʼinserimento avviene lentamente in quanto i processi dellʼinsegnare e dellʼapprendere sono complessi, a differenza, per esempio, di procedure produttive i cui flussi sono facilmente identificabili e programmabili.
Si possono identificare delle “buone pratiche” in cui le ICT sono integrate a livelli diversi: per il lavoro di programmazione del docente, come strumento didattico in classe, come mezzo comunicativo in una formazione oltre lʼaula oppure come artefatto cognitivo che permette didattiche fino a poco tempo fa impensabili.
L‘Alta Scuola Pedagogica organizza il 1 aprile 2009 una giornata in cui alcune di queste attività sono mostrate in workshop. Pur non essendo esaustivi rispetto a quanto realizzato nella formazione nel campo dellʼintegrazione delle ICT, questi workshop mettono in evidenza alcuni esempi a vari livelli e con diverse metodologie d’impiego.
Per dettagli e iscrizioni, partire da qui…
20 Dicembre 2009 - 15:18
Personalmente trovo molto utile l’inserimento dello strumento informatico nel processo didattico. Per quanto riguarda la materia che insegno, matematica, il computer puo’ essere un supporto veramente interessante, motivante e anche accattivante, sia per i docenti che soprattutto per gli allievi ( “nativi digitali”).
Rappresentare una funzione utilizzando un programma grafico e poi vedere cosa succede al variare dei parametri, è solo uno degli innumerevoli esempi. Oppure, se penso ai temi quali probabilità e statistica, si possono creare delle bellissime simultazioni utilizzando i fogli di calcolo dinamici.
Se siete curiosi e volete vedere qualche esempio vi propongo di dare uno sguardo ai seguenti siti:
- fare matematica con Excel: http://www.enzomardegan.net/index.htm (questo sito contiene numerosi esempi di aritmetica, geometria, algebra, funzioni, ecc.)
- matematica con Excel: http://natura-marino.blogspot.com/2007/09/matematica-con-excel.html
Naturalmente per l’intergrazione dei mezzi informatici in classe si deve investire molto tempo, ma credo che ne valga la pena, perchè il plusvalore che si porta all’insegnamento è notevole.
26 Dicembre 2009 - 11:34
Al giorno d’oggi trovo che l’integrazione delle ICT nella scuola sia necessaria.
Esistono programmi interessanti e divertenti per allenare il calcolo mentale, l’utilizzo di programmi grafici ( come GeoGebra ( http://www.geogebra.org ) oppure Cabrì ( http://www.cabri.com ) può aiutare nella visualizzazione di funzioni, di come esse cambino se viene cambiato un parametro, oppure per la risoluzione di disequazioni o di sistemi di equazioni, per quanto concerne attività di laboratorio riguardanti la statistica, l’utilizzo del foglio elettronico Microsoft Excel è fondamentale. Ho avuto la possibilità di partecipare a più attività di laboratorio di questo tipo, posso dire che i ragazzi erano entusiasti di lavorare con il computer e di riuscire ad analizzare i dati con facilità. Chiaramente le ICT non sono necessarie solo nell’ambito della matematica, ma in tutte le materie.
Con lo sviluppo delle tecnologie, trovo sia diventato necessario sensibilizzare gli allievi alle ICT e sviluppare in loro un senso di criticità per le informazioni che si trovano sul web. Bisognerebbe insegnare ai ragazzi a muoversi in quest’oceano di informazioni, saper riconoscere le informazioni, saperle maneggiare e saperle riorganizzare per creare nuove informazioni.
Un altro utilizzo delle ICT potrebbe essere nella messa in comune del materiale (teoria, esercizi, soluzioni,…), sul sito della scuola o su una piattaforma come educanet ( http://www.educanet2.ch ).
La necessità di integrare le ICT nella scuola crea una seconda necessità, quella di formare docenti in grado di utilizzare le nuove tecnologie e di spiegarne il funzionamento. L’uso delle ICT comporta un investimento di tempo notevole e un grande lavoro di controllo del docente, in quanto non è semplice gestire 20, se non più, allievi in un’aula di informatica.
29 Dicembre 2009 - 21:10
Sono favorevole all’integrazione delle ICT nella formazione perché credo possano influenzare positivamente i processi di insegnamento e di apprendimento. Come affermano Carmen e Laura, l’uso delle ICT in classe può essere molto accattivante ed entusiasmare i nostri allievi. Sta dunque a noi docenti sfruttare appieno queste potenzialità per aumentare (o addirittura risvegliare) la motivazione e l’attenzione verso la nostra materia, e per rendere più piacevoli ed interessanti le nostre lezioni. Nel caso specifico della mia materia (inglese) esistono ad esempio diversi siti che incoraggiano l’esercitazione degli argomenti trattati in classe e che io raccomanderei soprattutto per uso individuale a casa.
Un sito quale http://www.oup.com/elt/global/products/englishfile/elementary/, legato al manuale New English File, usato nella maggior parte delle scuole medie ticinesi, dà agli allievi la possibilità di lavorare sulle competenze linguistiche che desiderano (grammatica, vocabolario, pronuncia, ecc.) e presenta il vantaggio che gli esercizi proposti sono suddivisi secondo le unità del libro e facilitano dunque l’orientamento dei ragazzi. Anche altri siti, ad esempio http://www.ego4u.com/, non legati ad un manuale in particolare, presentano numerosi esercizi adatti allo studio e al rafforzamento individuale.
D’altra parte, le ICT possono essere molto utili a noi docenti, e facilitare il nostro lavoro nelle fasi di preparazione e di svolgimento delle lezioni. Nel caso delle lezioni di L2 non ho ancora avuto modo di informarmi e di riflettere su possibili usi del computer in classe. Tuttavia, utilizzo molto questo strumento nella preparazione delle lezioni. Ritengo che siti quali
http://www.macmillanenglish.com/InsideOut/html/New_pages/New_insideout_Resources.htm e http://www.mes-english.com/ rappresentano delle risorse molto preziose per l’insegnante: non solo è possibile scaricare materiale già pronto per svolgere diverse attività, ma anche creare schede personalizzate.
Malgrado i numerosi aspetti positivi dell’uso delle ICT appena elencati, sono convinta che dobbiamo sempre essere ben coscienti che questi strumenti nascondono anche dei “tranelli”. Giocare semplicemente sul fascino che un computer può esercitare sugli adolescenti può essere rischioso. Si può incappare nel pericolo che gli allievi si concentrino sul mezzo utilizzato piuttosto che sul contenuto della lezione. Inoltre, noi docenti possiamo cadere nella tentazione di utilizzare il computer come pretesto per tener desto l’interesse degli allievi e non più interrogarci sulla qualità del nostro insegnamento e di costantemente rimetterci in gioco. Come affermato nel cappello introduttivo di questo post, le ICT devono essere uno strumento al servizio della metodologia didattica e non offuscare gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Se noi docenti li presentiamo come tali attraverso l’uso che ne facciamo, aiuteremo sicuramente anche i nostri allievi ad averne una percezione corretta.