Apprendere, formarsi, comunicare ed essere critici con le ICT
Archive for Aprile, 2009
Raccomandazioni della commissione ICT della SATW
Apr 26
La Commissione ICT dell’Accademia svizzera delle scienze tecniche (SATW) si è da sempre concentrata sulle sfide, le opportunità e i rischi correlati con la società dell’informazione. Essa ha concentrato i suoi lavori sugli ambiti della formazione e della salute.
Cooperando con altri partner (CDPE, ASP svizzere, associazioni d’insegnanti), il gruppo della SATW che opera nel campo della formazione, considera come importante e urgente promuovere una riflessione approfondita sul tema dell’integrazione (o inclusione) delle ICT nella formazione e nell’organizzazione scolastica. Questo soprattutto perché l’offensiva – terminata nel 2007 – “PPP scuole in rete” (vedi) ha dato luogo a poche indicazioni a livello federale – in particolare quelle della CDPE del marzo 2004 (scarica il doc in .pdf) e marzo 2007 (scarica il doc in .pdf) – e a limitate esperienze a livello dei vari cantoni (vedi post inerente al Ticino).
Infatti, a differenza di altri ambiti (e-Governement o e-Health), nell’ambito formativo, obiettivi federali non sono stati fissati, lasciando ai Cantoni la libertà di azione.
Il gruppo formazione della SATW ha perciò deciso di continuare la condivisione del tema a livello intercantonale. In diverse sedute sono stati discussi i temi ritenuti importanti. Senza entrare nel dettaglio, si consiglia la lettura del rapporto (inglese, francese e tedesco) recentemente pubblicato che presenta le visioni degli esperti attorno ai temi seguenti:
1. Élaboration et actualisation de concepts MITIC
2. Sensibilisation des enseignants et préparation à leurs devoirs, à leur mission : Formations initiale et continue : les défis dans le domaine MITIC, TIC et médias, état de la situation et perspectives
3. Transferts de connaissances, droits d’auteur
4. Ressources et équipements professionnels : Modèle de travail collaboratif incluant technique, pédagogie et édition
Da queste discussioni sono scaturite 23 raccomandazioni, raccolte nello schema riportato di fianco (clic sullo schema per ingrandirlo).
Scarica il documento di riferimento della SATW da cui è tratto questo post.
“Formae mentis” informatica: una sfida per la scuola
Apr 16
Sul sito “informatica08” molte le opportunità utili per avvicinare i giovani al mondo tecnologico che li aspetta.
Dopo avere presentato le opportunità date dall’uso dei robot nella formazione (vedi post), ecco un estratto di un altro “artefatto cognitivo” interessante e integrabile in un contesto all’intersezione tra formazione, tecnologia e scuola: Scratch.
Dal sito Informatica08:
“I giovani che devono decidere quale formazione intraprendere sono per principio degli utenti IT che dispongono di particolare talento, ma che non si interessano necessariamente di programmazione e informatica. Con Scratch Trail ” si può attivare questo talento.
“Scratch è il mezzo ideale per avvicinare i giovani all’informatica, senza dar loro l’impressione che si stanno occupando di programmazione. Il contatto con il gruppo target avviene all’interno e all’esterno della scuola.“
Proviamolo e vediamone le possibilità… Scarica Scratch
ICT nella scuola: Ticino “appena sufficiente”
Apr 4
Per scattare un’immagine della situazione inerente all’integrazione delle ICT a livello di Cantoni, il CTIE (Centre suisse des technologies de l’information dans l’enseignement) ha effettuato un’inchiesta. Questa ha avuto fine nell’ottobre 2008 ed è stata pubblicata di recente (scarica il documento in .pdf, in francese).
Grazie a questo scritto è possibile conoscere lo stato delle misure (concetti ufficiali) e dei supporti (concetti pedagogici, piani di studio, competenze ICT, decisioni politiche) per quanto attiene all’integrazione delle ICT nei vari Cantoni.
Senza entrare nei dettagli – per questo si consiglia la lettura del documento -, è interessante notare che il Ticino – per quanto concerne la scuola obbligatoria – non emerge in modo brillante (eufemismo).
Infatti, sempre per quanto attiene alla scuola obbligatoria, dimostra di essersi impegnato solo negli ambiti delle misure politiche (documenti e/o progetti che dichiarano un riconoscimento politico al tema grazie a testi ufficiali, esistenti anche se datati, ndr) e in quello dei concetti pedagogici (insieme di riflessioni che descrivono i modi in cui le ICT possono essere integrate, datati anche in questo ambito, ndr).
Mancano invece dei riferimenti nei campi delle misure politiche (documenti che dichiarano un riconoscimento politico grazie a testi ufficiali o insiemi di misure), dei piani di studio (competenze che gli allievi devono acquisire a tappe durante il percorso scolastico, leggi “alfabetizzazione tecnologica”) e nei referenziali di competenze (inventario di competenze richieste per raggiungere gli obiettivi del piano di studio, meta-competenze tra saperi/saper-fare/tecnologie).
Il Ticino esce da questa analisi con una valutazione di “appena sufficiente“. Speriamo possa essere uno stimolo a migliorarsi. Vedremo…
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